Israele inasprisce le restrizioni, si impossessa del cortile di una casa a Hebron

Wafa. Le forze israeliane hanno rafforzato le loro restrizioni e hanno sequestrato il cortile di una casa nel quartiere di Tal Rumedia, nella parte centrale della città di Hebron, nel sud della Cisgiordania.

Le forze israeliane hanno eretto una serie di pali come preludio all’installazione di più telecamere di sorveglianza nel quartiere di Tal Rumeida a Hebron.

Nel frattempo, Imad Abu Shamsiyya, un attivista che lavora con Youths against Settlements (YAS), un’organizzazione che documenta gli abusi sui diritti umani compiuti dai militari israeliani a Hebron, ha raccontato che i pali sono stati eretti per installare più telecamere di sorveglianza nel quartiere palestinese presumibilmente per proteggere l’insediamento coloniale di Ramat Yishai.

Ha aggiunto che le forze israeliane hanno sequestrato il cortile della casa di Hasan Abu Aisha per piantare uno dei pali e ha avvertito che tali telecamere di sorveglianza monitorano il movimento dei residenti del quartiere palestinese, anche mentre sono all’interno della loro casa, violando la loro privacy.

La città di Hebron ospita circa 160.000 musulmani palestinesi e circa 800 coloni israeliani, notoriamente aggressivi, che vivono in complessi fortemente sorvegliati dalle truppe israeliane.

Israele ha espulso gli unici osservatori internazionali che proteggevano i palestinesi di Hebron da 800 coloni pesantemente protetti.

Tali misure israeliane, con il pretesto della sicurezza, hanno lo scopo di rafforzare l’occupazione militare israeliana della Cisgiordania e il suo progetto coloniale imposto con la violenza quotidiana, e spesso mortale, contro i palestinesi.