Israele: inevitabile lo scontro con Hamas

Nazareth – Pal.info. L'ex capo dell'artiglieria Oded Tira ha dichiarato che “lo scontro militare tra Israele e il movimento di Hamas è inevitabile, almeno fino a quando quest'ultimo non riconosca il diritto di Israele ad esistere”.

In un articolo pubblicato dal “Centro di studi strategici”, Tira ha consigliato all'esercito israeliano di eseguire le loro attività segretamente, di tenersi lontano dai media e di allenare le proprie truppe ad “affinare” i sensi e ad aver pazienza nella guerra contro Hamas.

L'ex generale ha chiesto “l'eliminazione di Hamas perché essa vuole la rimozione di Israele dalla carte geografiche”.

Ha poi sottolineato che “non esiste una soluzione intermedia: o Hamas riconosce Israele, e ciò è impossibile, o Israele elimina Hamas”.

In un altro contesto, testimoni oculari palestinesi hanno affermato che il sistema anti-missile, denominato “Iron dome”, creato dagli israeliani per intercettare i missili artigianali, ha fallito, venerdi sera, nel tentativo di fermare i proiettili proveniente di Gaza in rappresaglia contro gli attacchi israeliani.

I  cittadini hanno dichiarato che sei missili israeliani sono stati sparati in aria per distruggere un razzo proveniente da Gaza, ma che essi hanno fallito l'obiettivo e il razzo ha continuato nella traiettoria verso la città di Ashqelon.  

Fonti israeliane giovedi hanno dichiarato che il sistema “Iron dome” ha intercettato solo uno dei 20 missili sparati da Gaza verso la regione occidentale del Negev e verso la città di Ashqelon.

Da parte loro, le brigate Salah ed- Din, l'ala militare dei Comitati di resistenza popolare, hanno affermato che a Gaza un cessate-il-fuoco unilaterale “non può essere accettato finché Israele continuerà l'escalation di attacchi contro la popolazione palestinese”. 

Il portavoce delle brigate, Abu Mujahed, ha sottolineato che “la resistenza palestinese non è in grado di rispettare la tregua se anche Israele non la rispetta, e fino a quando il sangue dei palestinesi verrà versato per le strade di Gaza”. 

 

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