Israele inserisce il nome Abu Khdeir come vittima del terrorismo e poi lo rimuove

Gerusalemme-Ma’an. Martedì, le autorità israeliane hanno aggiunto il nome di Muhammad Abu Khdeir, un giovane gerosolimitano bruciato vivo dagli estremisti israeliani l’estate scorsa, alla lista di vittime del terrorismo a Mount Herzel, nella Gerusalemme Ovest.

Lo stesso giorno, Israele ha celebrato la Giornata della Memoria in onore dei soldati e civili uccisi dal 1948, anno della fondazione dello stato.

La famiglia di Muhammad Abu Khdeir ha dichiarato a Ma’an che il nome del figlio è stato inserito dagli israeliani solo per “migliorare la propria immagine agli occhi del mondo”, dopo il brutale omicidio che ha scioccato i residenti di Gerusalemme Est.

“Non vogliamo il nome di Muhammad sulla lista delle vittime ebree, e inserirlo non cancellerà il razzismo di Israele”, ha dichiarato la famiglia.

I parenti hanno poi affermato che gli indagati per l’omicidio sono stati ascoltati in tribunale ben 12 volte dal giorno dell’incidente, nonostante le prove della loro colpevolezza siano schiaccianti.

Se ci fosse un palestinese al loro posto sarebbe immediatamente condannato, senza rinvii, hanno aggiunto.

Il padre di Muhammad ha dichiarato a Ma’an che le autorità israeliane di Gerusalemme hanno costretto la famiglia a rimuovere una foto, appesa fuori casa l’anno scorso, che ritraeva il figlio, minacciando una multa pari a 2000 shekel (500 dollari) ogni giorno finché non fosse stata rimossa.

Hussein Abu Khdeir ha aggiunto che l’Associazione Almagor per le Vittime del Terrorismo a Gerusalemme si era inizialmente opposta ad aggiungere il nome di Muhammad alla lista, chiedendo che fosse cancellato.

Abu Khdeir è stato ucciso a luglio 2014 in una presunta rappresaglia dovuta all’uccisione di tre giovani israeliani nella Cisgiordania occupata.

Tre estremisti ebrei sono indagati e sono attualmente sotto processo a Gerusalemme.

Traduzione di Giovanna Niro