Israele lancia una massiccia campagna di demolizioni a Gerusalemme e in Cisgiordania

Gerusalemme/al-Quds-PIC. Lunedì, Israele ha lanciato una massiccia campagna di demolizioni nella Gerusalemme occupata e in Cisgiordania.

Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno demolito quattro strutture di lamiera nel villaggio di Shaab al-Batm, a est di Masafer Yatta, a sud della città cisgiordana di al-Khalil/Hebron, lasciando 40 cittadini palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, senza un riparo.

Fonti locali hanno sottolineato che le strutture sono state distrutte per la terza volta a favore dell’espansione dell’insediamento illegale di Avigal.

Nel frattempo, i bulldozer israeliani hanno raso al suolo tre case palestinesi appartenenti alla famiglia Tutah, nel quartiere di Wadi al-Joz, nella Gerusalemme occupata, lasciando 20 cittadini senza un tetto.

All’inizio della mattinata, i bulldozer israeliani hanno distrutto strutture residenziali e spianato terreni agricoli palestinesi dopo aver preso d’assalto la città di al-Isawiyya, a Gerusalemme.

Le autorità di occupazione israeliane (IOA) hanno consegnato ordini di interruzione dei lavori contro 14 strutture residenziali e agricole nella cittadina di az-Zawiya, nel governatorato cisgiordano di Salfit.

Inoltre, le IOA hanno emesso un ordine di arresto dei lavori contro un vano agricolo di 30 metri quadrati appartenente al cittadino palestinese Salih Qassem, nel villaggio di Jayyus, a nord-est della città di Qalqilya.

Le IOF hanno confiscato case mobili nell’area di al-Matar, a est di Gerico.

Lo scorso gennaio, Israele ha compiuto 3.532 violazioni a Gerusalemme e in Cisgiordania, tra cui 154 incursioni. Inoltre, 40 case palestinesi sono state demolite, mentre decine di abitazioni hanno ricevuto ordini di demolizione.