Israele lascerà 200 palestinesi senzatetto in Cisgiordania

Cisgiordania occupata – MEMO, Imemc e Wafa. Le forze d’occupazione israeliane demoliranno un villaggio palestinese nel nord della Cisgiordania occupata, sfollando più di 200 persone.

Mahmoud Amarneh, capo del consiglio del villaggio di Farasin, ha dichiarato a Wafa che giovedì mattina i soldati israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio e hanno consegnato 36 ordini di demolizione per interi edifici ed antichi pozzi d’acqua.

Ha anche affermato che i militari hanno avvertito i residenti che la demolizione verrà eseguita entro pochi giorni.

Il villaggio, che ospita 200 palestinesi, si trova ad ovest di Jenin e ospita un pozzo di 200 anni e diversi edifici antichi. Pertanto, Amarneh sta sollecitando un intervento internazionale per impedire ad Israele di commettere un disastro archeologico nel villaggio.

Le politiche israeliane di demolizioni, ampiamente praticate contro intere famiglie, sono atti di punizione collettiva illegale e violano il diritto umanitario internazionale.

I critici della decisione israeliana hanno messo in evidenza il numero esiguo di permessi di costruzione rilasciati ai palestinesi e sostengono che la demolizione apre la strada ad una nuova colonia israeliana.

Amarneh ha ribadito che il governo israeliano vuole sequestrare il villaggio al fine di espandere le colonie nella zona.

La maggior parte della comunità internazionale considera illegali le colonie israeliane in Cisgiordania.

I palestinesi cercano uno Stato indipendente in Cisgiordania, nella Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, aree conquistate da Israele nella guerra del 1967.