Aisha soffriva per un tumore aggressivo al tronco encefalico. Gli ospedali di Gaza erano sforniti delle attrezzature adeguate per trattare tali patologie, a causa del blocco israeliano, e la piccola era stata portata in Cisgiordania. A causa dei controlli di confine israeliani, la famiglia aveva chiesto permessi di viaggio, che tuttavia Israele aveva rifiutato di concedere. Dunque Aisha era stata mandata da sola, accompagnata da un’estranea, che si era offerta come volontaria per accompagnarla.
Israele, stato canaglia.