Israele “legalizza” avamposti coloniali e irrita Washington

Tel Aviv – MEMO. Israele ha “legalizzato” nove avamposti coloniali nella Cisgiordania occupata, trasformandoli in colonie ufficiali. La decisione – la prima legalizzazione di tali avamposti da parte del governo israeliano dal 2012 -, ha causato ulteriore irritazione a Washington.

Secondo Axios, oltre alla legalizzazione dei nove avamposti, il governo israeliano ha deciso di collegarne altre decine con infrastrutture statali, come acqua ed elettricità, e approvare la creazione di progetti e la costruzione di migliaia di nuove unità abitative nelle colonie.

Gli insediamenti appena legalizzati sono: Avigail; Asaele; Shacharit; Givat Arnon; Givat Harel e Givat Haro’eh; Malachei Hashalom; Mitzpe Yehuda; Beit Hogla; Sde Boaz.

Secondo Haaretz, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ed il ministro della Difesa Bezalel Smotrich volevano legalizzarne ben 77. La loro richiesta è stata respinta, a quanto pare, perché “né praticabile né accettabile”. Tuttavia, un membro del gabinetto ha sottolineato che “la decisione di legalizzare nove avamposti è un risultato importante per il governo”.

La legalizzazione degli avamposti fa parte di una grande offensiva nella Gerusalemme occupata, ordinata dall’estremista di destra Ben-Gvir, sulla scia degli attacchi contro gli israeliani nella città. Un’ulteriore misura dovrebbe essere introdotta entro questa settimana e consentirà a Israele di privare i palestinesi della cittadinanza israeliana se accusati di “terrorismo”.

Gli Stati Uniti sono stati informati in anticipo della decisione sugli avamposti. Pare che funzionari israeliani e statunitensi abbiano affermato che l’amministrazione del presidente Joe Biden ha espresso una forte opposizione al piano, nei giorni precedenti alla decisione del governo. Washington ha chiarito che l’avrebbe condannato pubblicamente una volta approvato.

Sebbene le successive amministrazioni statunitensi abbiano chiuso un occhio sulla costruzione e l’espansione illegale delle colonie israeliane, sembra che la questione della legalizzazione degli avamposti sia un punto che l’amministrazione Biden ha dichiarato esplicitamente che respingerà. Ha affermato che rifiuterà anche di accettare qualsiasi azione unilaterale che danneggi la soluzione a due stati e gli accordi sullo status quo della moschea di al-Aqsa.

Non è ovvio il motivo per il quale gli Stati Uniti facciano una distinzione tra colonie per soli ebrei, che hanno una popolazione totale di 700 mila abitanti, e “avamposti illegali”. Sebbene entrambi rappresentino una chiara violazione del diritto internazionale, secondo la legge israeliana sono legali solo le colonie per ebrei, mentre gli “avamposti illegali” sono illegali anche secondo la legge israeliana. Israele distingue tra case coloniali costruite e autorizzate dal ministero della Difesa su terreni dichiarati di proprietà dello Stato e avamposti illegali costruiti senza i permessi necessari, spesso su terreni palestinesi privati.