Israele minaccia di demolire tutte le strutture palestinesi nell’Area C

Tel Aviv-Imemc. Il ministro della Difesa israeliano, Naftali Bennett, ha minacciato di distruggere tutte le strutture palestinesi nelle aree della Cisgiordania sotto il completo controllo israeliano (Area C), comprese quelle finanziate dagli europei, con il pretesto di “costruzione senza licenza”.

Secondo il Days of Palestine, la scorsa settimana Bennett ha lanciato la minaccia durante un incontro con gli ambasciatori delle nazioni dell’Unione Europea.

Ha invitato gli europei ad usare i loro soldi per gli aiuti umanitari invece di quella che ha definito come “costruzione senza licenza”.

La minaccia del ministro è arrivata un giorno dopo che il comandante della regione centrale dell’esercito israeliano ha annunciato un piano per lanciare una campagna di demolizione senza precedenti, contro edifici palestinesi, nell’area C della Cisgiordania.

La Cisgiordania occupata è stata divisa in tre aree – A, B e C – come parte degli Accordi di Oslo, firmati dall’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) e da Israele, nel 1993 e nel 1995.

Gli accordi hanno portato alla creazione dell’Autorità Palestinese (ANP), a cui sono stati concessi poteri limitati di governance nelle aree A e B.

Tuttavia, i risultati degli Accordi di Oslo hanno lasciato Israele in completo controllo dell’economia palestinese, e delle questioni civili e di sicurezza, in oltre il 60 percento della Cisgiordania, designata come Area C.

Nonostante garantisca all’ANP il controllo su questioni amministrative e di sicurezza interna in alcune parti della Cisgiordania, Israele mantiene il controllo militare su tutta l’area.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.