Israele minaccia i palestinesi: se dichiarate vostro Stato unilateralmente, noi annettiamo la Cisgiordania.

Questa mattina, il ministro dell'Ambiente del governo israeliano, Gilad Erian, ha minacciato di bloccare la consegna delle tasse destinate all'Anp, e raccolte in Cisgiordania, e di costruire altri checkpoint, se i palestinesi dovessero “dichiarare unilateralmente il proprio Stato”. Se dovessero farlo, “lo perderebbero”, ha sottolineato il ministro.

Gli fa eco il ministro delle Infrastrutture, Ozi Landao, che ha affermato che uno Stato dichiarato unilateralmente “farebbe fallire tutti gli effetti esercitati per il riavvio del processo politico. Qualsiasi dichiarazione di questo tipo non ci spaventerebbe. Loro devono capire che anche noi intraprenderemmo passi simili”.

“Come primo passo – ha spiegato – Israele annuncerà l'annessione di tutte le colonie della Cisgiordania e dell'area 'C', su cui Israele ha diritto religioso. Ciò deve essere chiaro perché Israele ha bisogno di una risposta pronta a qualsiasi decisione unilaterale dei palestinesi”.

Tali dichiarazioni bellicose sono giunte a seguito di quelle rilasciate ieri dal ministro della Difesa Ehud Barak, che durante la seduta settimanale del governo israeliano ha affermato che “l'attuale stallo dei negoziati aumenterà l'appoggio internazionale a uno Stato palestinese entro i confini del '67 unilateralmente stabilito”.

“Dobbiamo riprendere il processo di pace con la forza – ha aggiunto il ministro dell'Industria, Benjamin Ben Eliezer – e se Abu Mazen (Mahmud Abbas, presidente dell'Anp, ndr) non vuole parlare con noi, dobbiamo trovare un altro partito per esercitare pressioni su di lui. Questo terzo partito dovrà dirgli che sono i palestinesi a non voler il dialogo, non noi”.

 

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