Israele minaccia la Siria. Damasco risponde: ‘Possiamo colpire Israele con centinaia di missili’.

 

Imemc. Alle recenti affermazioni di un funzionario israeliano, secondo il quale “Israele può far ritornare la Siria all’Età della Pietra”, un suo omologo siriano, citato dal giornale kuwaitiano Minbar al-Ra'y, ha risposto che la Siria sarebbe in grado di far ritornare Israele a un’“era preistorica”, dovesse mai tentare di attaccare Damasco. Se Israele utilizzerà armi non convenzionali contro il paese vicino, sostiene, la Siria risponderà con lo stesso livello di violenza.

Le affermazioni da parte israeliana erano a loro volta vincolate al caso in cui il partito libanese di Hezbollah lanciasse missili balistici nello stato d’Israele.

Il funzionario ha infatti sottolineato come Israele sia riuscita a modernizzare il proprio potere militare e sia ormai pronta a combattere su più fronti, soprattutto nel caso di un attacco a Damasco.

I due stati non si affrontano in uno scontro militare diretto dalla guerra del 1973; tuttavia, discorsi di guerra e di “ritorsione” sono risorti, ora che Israele sta chiedendo alla comunità internazionale d’imporre sanzioni all’avversario per i suoi rapporti e la sua complicità con Hezbollah.

Da parte sua, il funzionario siriano ha prefigurato tra gli scenari di un eventuale conflitto un combattimento su vasta scala lungo il confine, che include le Alture del Golan occupate.

Secondo le sue parole, la Siria potrebbe sparare 60 missili balistici fin dentro il paese vicino “se [Israele] dovesse cercare di minare la sovranità siriana, o se osasse farlo”. Ha quindi aggiunto che la capacità missilistica di Damasco raggiunge il lancio di 600 missili tattici a corto raggio in un giorno, e in caso di guerra la Siria sarebbe quindi in grado di colpire la costa israeliana.

Non è stato fatto alcun commento sulle accuse israeliane riguardo a un trasferimento di missili scud dalla Siria negli arsenali di Hezbollah.

Israele e gli Stati Uniti considerano la Siria e l’Iran parte del cosiddetto “Asse del male” in Medio Oriente. I leader israeliani sono “forti sostenitori” dell’opportunità di una guerra contro i due stati, o almeno di sanzioni molto rigide nei loro riguardi.

Lo stato israeliano, potenza nucleare, sostiene che l’Iran è impegnato in attività di arricchimento di uranio ed è sul punto di sviluppare armi nucleari. L’Iran ha ribadito che il suo programma è pacifico, e che non punta alla creazione di un arsenale atomico.

 

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