Israele: Movimento islamico definisce di “apparenza” la rappresentanza araba alla Knesset

Tel Aviv – MEMO. Il vice-leader del movimento islamico in Israele, Sheikh Kamal al-Khatib, ha affermato martedì che la rappresentanza araba alla Knesset non è altro che una “apparenza” per lo stato d’occupazione. Al-Khatib ha aggiunto di aspettarsi un forte calo nell’affluenza dei cittadini arabi al momento delle elezioni, in futuro, “poiché gli arabi stanno diventando più consapevoli della realtà di Israele”.

Martedì mattina, i seggi elettorali si sono aperti per consentire agli israeliani di votare alle elezioni generali per scegliere la 25esima Knesset, in una forte concorrenza tra i partiti Likud e Yesh Atid. Mentre il leader del Likud, Benjamin Netanyahu, ha rivolto un appello ai cittadini arabi affinché votassero per lui, il leader di Yesh Atid, Yair Lapid, ha chiesto agli arabi di considerare che se non volevano votare per il suo partito, almeno che non dessero il voto a Netanyahu.

I sondaggi d’opinione pre-elettorali prevedevano un’affluenza alle urne araba del 50%, ma al-Khatib si aspettava un livello inferiore. “La nostra decisione è chiara da 74 anni”, ha detto all’agenzia di stampa Safa. “Siamo contrari alle candidature e al voto, eppure da 74 anni, l’età della creazione d’Israele, i partiti arabi partecipano alla Knesset, ma le cose sono andate di male in peggio”.

Il leader del Movimento islamico ha spiegato che gli islamisti in Israele, i nazionalisti e tutti gli arabi arrabbiati per la partecipazione dei partiti arabi al parlamento israeliano non votano alle elezioni. “Israele è ansioso di vedere la rappresentanza araba alla Knesset, in modo che sembri uno stato democratico che rispetta i non ebrei. Tuttavia, questo è assolutamente sbagliato. La Knesset è la casa della legislazione ebraica ed è il luogo in cui i parlamentari emanano leggi anti-palestinesi”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.