Israele nega l’importazione di computer a Gaza

MEMO. Dalla fine dell’offensiva israeliana su Gaza, a maggio, Israele ha continuato a vietare l’ingresso di materiali da costruzione insieme a centinaia di altri beni di prima necessità nell’enclave assediata.

“L’occupazione israeliana ha imposto rigide restrizioni all’ingresso di materiali basici, compresi i materiali da costruzione, dalla fine della sua guerra a Gaza tre mesi fa”, ha detto un economista esperto presso la Camera di Commercio di Gaza, Maher Al-Tabba.

Secondo Al-Tabba, l’occupazione israeliana continua a chiudere i valichi tra Israele e Gaza e “consente solo l’ingresso di materiali non essenziali”.

“Israele ha permesso l’ingresso di lavatrici, frigoriferi e attrezzature per i sistemi di energia solare”, ha detto, aggiungendo: “L’occupazione israeliana consente l’ingresso di beni che non hanno un impatto effettivo sui residenti di Gaza”.

Tuttavia, secondo Al-Tabba, l’occupazione continua a vietare “i computer necessari per gli studenti e altri settori”.

(Nella foto: Studenti palestinesi in un laboratorio informatico il 22 marzo 2015, nel villaggio di Khuzaa, a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. [SAID KHATIB/AFP via Getty Images]).

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi