“Israele non impara mai”: termina la costruzione del “Muro di Ferro” attorno a Gaza

Gaza – Palestine Chronicle. Martedì, Israele ha annunciato di aver completato la costruzione di una “barriera” sotterranea attorno alla Striscia di Gaza.

La barriera di 65 chilometri è stata descritta come un “muro di ferro” ed è dotata di una recinzione esterna alta sei metri, sopra il livello del terreno, oltre a sensori, radar e telecamere, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa Reuters.

Il muro è stato completato dopo tre anni e mezzo di costruzione, ha affermato il ministero della Difesa israeliano in una nota.

Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha affermato che il muro “impedisce a Hamas [di usare] una delle loro capacità”, secondo quanto si legge nella dichiarazione ufficiale.

“Da prima della sua creazione sulle rovine della Palestina storica, Israele ha aderito alla mentalità del ‘muro di ferro’, credendo che i muri, reali o immaginari, avrebbero represso la resistenza palestinese e avrebbero garantito a Israele pace e sicurezza, a spese dei nativi oppressi e occupati di quella terra”, ha commentato il giornalista palestinese ed editore di The Palestine Chronicle, Ramzy Baroud.

“Ma [ciò] non è mai successo”, ha aggiunto Baroud, che è nato e cresciuto in un campo profughi nella Striscia di Gaza. “I palestinesi continuano a resistere, e nessun […] cemento o filo spinato riusciranno mai ad alterare quest’equazione. Purtroppo Israele non impara mai”.

Gaza, con una popolazione di 2 milioni di abitanti, è sotto un assedio ermetico israeliano dal 2006, quando Hamas vinse le elezioni legislative democratiche nella Palestina occupata. Da allora, Israele ha condotto numerose campagne di bombardamenti e diverse grandi guerre, che hanno provocato la morte di migliaia di persone.