
Cisgiordania occupata – Press TV. Israele ha ordinato l’immediata evacuazione dei residenti palestinesi dal campo profughi di Nur Shams, nella parte settentrionale della Cisgiordania occupata, mentre il regime intensifica la sua offensiva militare.
Gli attacchi militari nella città di Tulkarm e nei suoi campi, tra cui Nur Shams, sono entrati nel 17° giorno consecutivo.
Il campo profughi di Nur Shams è sotto assedio israeliano da almeno quattro giorni. Mercoledì, il regime israeliano ha ordinato l’evacuazione dei residenti.
Testimoni oculari hanno riferito che “le forze di occupazione hanno preso d’assalto una moschea del campo e hanno usato gli altoparlanti per invitare i residenti ad andarsene, poiché il campo è sotto attacco da quattro giorni”.
Le forze israeliane hanno schierato soldati a piedi, veicoli militari e bombe sonore nei vicoli e agli ingressi del campo.
Hanno sparato ripetutamente munizioni letali e bombe sonore per creare paura e panico tra i rifugiati.
I rifugiati hanno descritto la situazione come “estremamente difficile, con case e negozi distrutti, strade rase al suolo e soldati che fanno brutalmente irruzione nelle case e rompono i mobili”.
Le forze israeliane hanno “aggredito i giovani, espulso gli anziani senza permettere loro di prendere oggetti di base come i vestiti e confiscato i telefoni cellulari”, hanno detto i rifugiati.
Secondo l’ufficio stampa del Comitato per i servizi del campo di Nur Shams, “migliaia di sfollati, tra cui donne, bambini, anziani e malati, sono fuggiti dal campo”.
Le operazioni militari israeliane nella Cisgiordania occupata sono caratterizzate da una diffusa distruzione di infrastrutture e proprietà civili, arresti e sfollamento forzato di migliaia di rifugiati.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA) ha riferito martedì che le operazioni nella Cisgiordania occupata hanno portato allo sfollamento forzato di almeno 40 mila rifugiati dai campi di Jenin, Tulkarm, Nur Shams e al-Far’a.
Dal 15 gennaio, quando il regime israeliano ha raggiunto un accordo di cessate il fuoco con i gruppi di resistenza palestinesi, ha intensificato le sue azioni efferate nella Cisgiordania occupata, tra cui la distruzione di infrastrutture civili, case e campi profughi.