Israele: organizzazioni d’estrema destra chiamano alle armi mentre le proteste anti-governo si spargono

Tel Aviv – MEMO. La polizia israeliana ha avvertito del rischio di violenti scontri tra manifestanti che protestano contro la riforma giudiziaria e sostenitori del governo d’estrema destra. Fonti di polizia hanno dichiarato al quotidiano Haaretz di temere una “immediata escalation” dopo che attivisti d’estrema destra hanno annunciato che avrebbero protestato, lunedì, presso la Knesset [il parlamento israeliano]. Si prevede che i tifosi di destra di calcio chiamati La Familia, noti per le loro posizioni estremiste di destra, scendano in strada dopo essere stati invitati a partecipare alla manifestazione pro-governo.

Gruppi WhatsApp di destra e i social media sono in fiamme con le chiamate da parte degli attivisti a manifestare in difesa del primo ministro Benjamin Netanyahu, con alcuni che invitano i sostenitori a prendere armi, trattori, pistole e coltelli e attaccare i manifestanti anti-governo. I leader delle proteste pro-democrazia hanno chiesto alla polizia protezione dagli attivisti d’estrema destra, riporta Haaretz. La polizia ha detto che invierà forze aggiuntive, in quanto l’agenzia di sicurezza interna, lo Shin Bet, ha espresso “significative paure” per gli attacchi della destra.

La minaccia dei sostenitori del governo di infiammare la situazione arriva mentre migliaia di israeliani si sono radunati di fronte alla Knesset, nella Gerusalemme occupata. Tutte le strade che circondano l’edificio del parlamento sono state bloccate e migliaia di persone si sono riunite.

Le proteste si sono diffuse in altre parti del paese e in tutta la società israeliana. Lunedì, migliaia di manifestanti si sono radunati di fronte all’Università Ben-Gurion di Be’er Sheva. Centinaia stanno protestando nella città centrale israeliana di Ra’anana. L’Unione degli infermieri israeliani si è unita allo sciopero nazionale indetto dall’Organizzazione generale dei Lavoratori in protesta contro il colpo di stato giudiziario del governo, così come il personale dei McDonald’s.

Netanyahu ha dimesso il ministro della Difesa Yoav Gallant, nel fine settimana, scatenando ulteriori proteste. Le discussioni nell’ufficio di Netanyahu sul futuro del governo in relazione alla riforma giudiziaria sarebbero proseguite fino alle cinque del mattino.

Il primo ministro israeliano sembra essere a corto di opzioni. Il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha detto a Netanyahu che se la legge sulla riforma giudiziaria dovesse essere fermata, si dimetterà dal suo ruolo nel governo, ma continuerà a sostenere la coalizione dall’esterno.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, i parlamentari democratici stanno esortando il presidente Joe Biden ad adottare una posizione più dura nei confronti di Israele.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.