Israele, per la prima volta da quattro anni, concede di far entrare automobili a Gaza

Gaza – InfoPal. Per la prima volta da quattro anni, le autorità d’occupazione israeliane hanno concesso di far entrare a Gaza delle automobili. Così, nel pomeriggio di ieri, è passata dal valico di Kerem Abu Salem, nel sud-est della Striscia, la prima partita di 20 automobili nuove, che risponderanno alle richieste delle concessionarie della Striscia, le quali ammontano a circa mille vetture.

I modelli di auto fatti entrare nella Striscia sono del 2007-2008, ma anche più recenti, tra cui Hyundai, Skoda e Golf.

Raed Fattouh, che dirige l’Ente di coordinamento dell’importazione delle merci a Gaza, ci conferma la notizia: “Dopo un controllo tecnico sulle auto, sono state trasportate dal valico di Ertez a quello di Kerem/Abu Salim, per poi farle entrare nella Striscia”. Egli ci ha inoltre spiegato che ciò è il risultato di un accordo tra l’Anp e il governo palestinese a Gaza.

Nello stesso contesto, le autorità israeliane hanno concesso ieri l’ingresso a Gaza – sempre dal valico di Kerem – di un camion carico di pezzi di ricambio e di altri quattro carichi di olio per motori.

Israele aveva infatti stabilito all’inizio di luglio di permettere di nuovo l’ingresso di auto nuove nella Striscia di Gaza, nel quadro di quello che esso definisce “facilitazioni” adottate quale risposta alle pressioni internazionali che fecero seguito all’attacco contro la Freedom Flotilla, costato la vita a nove attivisti turchi.

I prezzi delle automobili, in questo periodo, si sono alzati parecchio, così come quelli dei pezzi di ricambio, a causa del divieto d’importazione sia di auto nuove che usate imposto da Israele.

Hasan ‘Akasha, direttore generale degli affari tecnici presso il Ministero dei Trasporti a Gaza, spera che dopo questa prima partita di venti automobili Israele continui a far passare le auto, ed ha dichiarato che il Governo di Gaza non imporrà nuove tasse su queste auto. Tra l’altro – osserva il funzionario – le tasse sull’importazione di automobili vanno nelle casse dell’Anp di Ramallah, in base ad accordi con Israele.

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