Israele, per ripicca, discute del ‘genocidio armeno’

Pal-Info, PressTv. L'idea era giunta un anno fa da Haim Oron (Meretz), ed oggi le tensioni tra Israele e Turchia ne fanno da sfondo.

Il parlamento israeliano ha deciso di assegnare al Comitato di Difesa e degli Affari Esteri, presieduto da Zahy Hanghabi, il compito di esaminare per due settimane il massacro di armeni ad opera dei turchi ottomani nel corso della Prima guerra mondiale [si trattava, in realtà, dei “progressisti” Giovani Turchi, i quali avevano di fatto esautorato l'autorità del sultano, ndr].

La Turchia sostiene che le vittime siano state tra i 300.000 e i 500.000, includendo anche i turchi morti negli scontri con la popolazione armena che aveva deciso di affiancare le truppe russe contro il governo ottomano.

L'Armenia accusa invece la Turchia [in quanto 'erede' dell'Impero Ottomano, ndr] di aver assassinato un milione e mezzo di armeni tra il 1915 e il 1917.

La notizia è stata pubblicata dal quotidiano israeliano “Haaretz”, che svela come la decisione del governo israeliano sia stata incoraggiata da un altro provvedimento.

Due mesi fa, il Congresso Usa aveva approvato l'adozione del termine “genocidio” in segno di riconoscimento del massacro subito dagli armeni da parte dell'Impero Ottomano. L'ennesimo frutto delle pressioni esercitate dalla lobby sionista sui membri del Congresso e sulle politiche degli Stati Uniti.

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