Gerusalemme occupata/Quds Press – PIC. Il governo d’occupazione israeliano intende portare avanti un piano per espandere un parco nazionale su terre di proprietà della chiesa e luoghi santi cristiani, nella Gerusalemme Est.
Il sito web del Times of Israel ha affermato che la mossa, descritta come “senza precedenti”, non priverebbe i proprietari terrieri della loro proprietà, ma darebbe al governo israeliano una certa autorità sulle terre palestinesi, della chiesa e sui siti religiosi.
Secondo il sito web, funzionari della Chiesa e gruppi per i diritti umani hanno condannato il provvedimento, considerandolo come un sequestro di terre e una minaccia alla presenza cristiana nella città santa.
Gli oppositori di questo progetto di ebraicizzazione hanno anche evidenziato i legami tra le istituzioni israeliane, responsabili per far avanzare tale piano, con i gruppi di coloni che lavorano per ancorare la presenza ebraica nelle aree di Gerusalemme Est, incluso il quartiere di Sheikh Jarrah.
I gruppi per i diritti umani ritengono che l’espansione pianificata del parco faccia parte di una strategia più ampia per controllare le aree adiacenti di Gerusalemme Est, per circondare la Città Vecchia di Gerusalemme con progetti di ebraicizzazione.
Il sito web ha anche affermato che il piano dovrebbe vedere i confini del Parco nazionale delle Mura di Gerusalemme estesi per includere un’ampia sezione del Monte degli Ulivi, oltre ad altre aree vicine. Il piano dovrebbe ricevere l’approvazione preliminare dal Comitato di pianificazione e costruzione del comune di Gerusalemme il 2 marzo.
Il piano di espansione del parco nazionale viene portato avanti tra legami sempre più tesi tra il governo israeliano ed i leader della chiesa, i quali affermano che le loro comunità sono costantemente minacciate da gruppi ebraici radicali.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.