Israele preme per gare d’appalto per oltre 700 colonie

Press Tv. Israele ha pubblicato gare di appalto per centinaia di colonie come parte dei piani di espansione dell’insediamento nei Territori palestinesi occupati.

Secondo il gruppo attivista Peace Now, martedì Tel Aviv  ha pubblicato una gara per 708 unità di insediamento nella colonia israeliana di Gilo a al-Quds (Gerusalemme) Est annessa illegalmente.

“Questa mattina, l’Autorità della Terra di Israele ha annunciato questo progetto, che è in realtà una nuova gara d’appalto che è stata pubblicata (in due parti), l’anno scorso, ma non aveva trovato offerenti”, ha detto l’Ong.

Nel mese di marzo, Tel Aviv ha emesso gare d’appalto al fine di incoraggiare gli israeliani a costruire oltre 3.000 unità al-Quds Est e in altre zone nella Cisgiordania occupata nel primo trimestre del 2014.

La gara d’appalto include solamente 126 unità che devono essere costruite a Tel Mond, a nord-est di Tel Aviv.

Il ministero per gli Alloggi di Israele ha promesso che la vendita dei terreni quest’anno sarebbe stata significativamente più alta che nel 2013.

Più di mezzo milione di israeliani vive in oltre 120 insediamenti illegali costruiti dal momento dell’occupazione nei Territori palestinesi della Cisgiordania e di al-Quds Est nel 1967.

Le Nazioni Unite e la maggior parte dei Paesi considerano gli insediamenti israeliani illegali perché i territori sono stati sottratti da Israele nella guerra del 1967 e sono quindi soggetti alle Convenzioni di Ginevra, che vietano la costruzione su territori occupati.

La presenza e la continua espansione degli insediamenti israeliani nella Palestina occupata ha creato un grave ostacolo per gli sforzi di stabilire la pace in Medio Oriente.

Le espansioni degli insediamenti israeliani e il rifiuto di Tel Aviv di rilasciare prigionieri palestinesi hanno portato il tavolo di negoziati appoggiati dagli USA tra l’Autorità palestinese e Israele a un punto morto.

L’ultimo ciclo di negoziati tra le due parti si è interrotto nel 2010, dopo che Tel Aviv aveva rifiutato di bloccare la costruzione dli insediamenti nella Cisgiordania occupata.

Traduzione di Edy Meroli