Tel Aviv – MEMO. Le autorità israeliane stanno preparando una legge che proibirà qualsiasi collaborazione con la Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia, con una pena di cinque anni di carcere per coloro che dovessero violarla, secondo quanto riferito mercoledì da RT.
Citando il canale televisivo israeliano Channel 7, RT ha affermato che la legge includerà anche il divieto di consegnare cittadini israeliani alla CPI, il pagamento delle spese di difesa legale dinanzi ad essa oltre all’imposizione di sanzioni al tribunale e a coloro che lavorano per la CPI.
Questo, ha spiegato, fa parte di una serie di misure prese da Israele contro il Tribunale dopo l’annuncio che avrebbe indagato i potenziali crimini di guerra israeliani contro i palestinesi.
Channel 7 ha riferito che il disegno di legge è ispirato all’American Civil Service Protection Act, approvato dal Congresso degli USA nel 2002.
La legge statunitense conferisce al presidente degli Stati Uniti ampi poteri di fare qualsiasi cosa al fine di rilasciare un cittadino statunitense arrestato dalla Corte penale internazionale, compreso l’uso della forza.
Citando l’ONG israeliana Shurat HaDin, Channel 7 ha affermato che la legge israeliana mira a creare una rete di sicurezza legale per i soldati israeliani ed i funzionari d’alto livello che potrebbero essere perseguiti.
Inoltre, processerà i membri del tribunale, vieterà loro di entrare in Israele ed imporrà restrizioni contro le entità straniere che collaborano con loro.
L’intenzione dichiarata della Corte penale internazionale di indagare su possibili crimini di guerra nei Territori palestinesi occupati ha fatto infuriare Israele, il cui governo ha apparentemente redatto un elenco dei propri funzionari ed ex-funzionari che dovrebbero evitare viaggi all’estero, in quanto potrebbero essere arrestati e accusati di questi crimini.