Israele promette di autorizzare l’ingresso del materiale edile per il progetto qatariota

Gaza-InfoPal. Martedì 9 ottobre rappresentanti dell’Autorità palestinese di Ramallah si riuniscono con le loro controparti israeliane, per discutere l’ingresso nella Striscia di Gaza di materiale per costruzione e di denaro. La riunione si terrà al valico di Erez (Beit Hanoun), nel nord della Striscia. 

L’incontro in questione completa una serie di riunioni tenutesi in precedenza: l’ultima si è svolta giovedì 4 ottobre, in presenza di un rappresentante del ministero degli affari civili, e rappresentanti di alcune associazioni di categoria palestinesi.

Alla riunione hanno partecipato, Tal Russo, capo del comando meridionale dell’esercito di occupazione israeliano, il suo vice, Avi Shalev, capo della sezione economica dell’Ufficio del Coordinatore delle attività di governo nei Territori (Cogat). Mentre i palestinese erano rappresentati da Khalil Faraj, funzionario del ministero degli affari civili, e Osama Kheil, presidente dell’Associazione dei costruttori edili palestinesi. 

Kheil ha dichiarato: “Abbiamo chiesto agli israeliani di permettere l’ingresso del materiale e le attrezzature per l’edilizia, necessari per avviare il progetto qatariota per la ricostruzione della Striscia di Gaza, vorremmo ottenere lo stesso trattamento riservato ai progetti gestiti dalle organizzazioni internazionali. Gli israeliani hanno approvato la richiesta in via preliminare chiedendoci di presentare una richiesta formale”. 

Egli ha riferito che Salam Fayyad, premier di Ramallah, ha accettato in linea di principio la proposta di inoltrare una richiesta formale agli israeliani. Ciò è avvenuto nel corso di una riunione tenutasi all’inizio di questo mese, nel suo quartier generale di Ramallah. 

Salam Fayyad ci ha spiegato che ciò dovrebbe avvenire in due fasi: nella prima è necessario ottenere la piena approvazione di Israele; nella seconda fase, invece, per ciascun progetto dovranno essere studiati i meccanismi per l’introduzione del materiale necessario”, ha aggiunto Kheil. 

Egli ha anche sottolineato la risposta positiva da parte israeliana affermando che “tale reazione positiva da parte israeliana è dovuta alla fermezza del popolo palestinese che ha convinto l’occupazione dell’inutilità dell’assedio imposto sulla Striscia di Gaza”.

Kheil ha spiegato che i palestinesi hanno avanzato una serie di richieste che riguardano la libera circolazione del denaro da e verso Gaza, l’introduzione di materiale da costruzione di base, e il rilascio di permessi d’ingresso, sia per gli studenti di Gaza iscritti all’università in Cisgiordania, che per le famiglie sparse nelle due zone. 

Inoltre, la delegazione palestinese ha sollevato alcune questioni di natura finanziaria, tra cui gli ostacoli imposti da Israele alle banche palestinesi riguardo l’introduzione di denaro a Gaza, la sostituzione delle banconote usurate, e la concessione di maggiori servizi ai commercianti e gli uomini d’affari. 

Kheil ha spiegato che “il finanziamento qatariota per la ricostruzione di Gaza ha contribuito all’avvio di queste riunioni, in quanto il Qatar aveva chiesto di coinvolgere il settore privato palestinese per fare pressioni su Israele in modo che apra i valichi e permetta l’ingresso del materiale edilizio. Inoltre i qatarioti hanno chiesto di premere su tutte le parti per dar via al progetto”.