Israele punisce la Palestina per Unesco: imposte sanzioni all’Anp. Altri vogliono l’annessione delle colonie

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Yuval Steinitz, ministro delle Finanze israeliane, ha chiesto di sospendere l'erogazione dei fondi fiscali dovuti da Israele all'Autorità palestinese (Anp) in reazione all'entrata della Palestina all'Unesco.

In un incontro svoltosi ieri presso la colonia di Kiriyat Arba', su terra palestinese di al-Khalil (Hebron), il ministro israeliano ha affermato: “Se gli Stati Uniti hanno deciso di tagliare i finanziamenti all'Unesco, sarà tanto più lecita la nostra scelta di bloccare il trasferimento dei fondi all'Anp”.

Ieri, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman aveva detto: “Israele rivedrà le proprie relazioni con l'Organizzazione internazionale Unesco”.

Sanzioni. La risposta alla proposta del ministro delle Finanze ha ricevuto subito la benedizione del governo israeliano.
La ritorsione per la vittoria politico-diplomatica palestinese non si è fatta attendere ed è stata formulata da Israele sotto forma di sanzioni economiche all'Anp, “bisogna dargli una lezione per questo passo unilaterale”, avevano detto ieri vertici del governo israeliano.

Nel corso della riunione “Forum degli otto ministri”, presieduto dal premier Benjamin Netanyahu, è stata decisa la sospensione del trasferimento di circa 50milioni di dollari che mensilmente si versano di diritto all'Anp, derivanti dall'entrate doganali. Israele continua ad occupare tutte le frontiere della Palestina.

Le sanzioni resteranno in vigore fino alla prossima riunione del medesimo forum.

Opzione 2: sciogliere l'Anp. Durante la riunione degli otto ministri di ieri, è stata ripresa un'idea già profilata in tempi recenti: sciogliere l'Anp. E' un'idea, appunto, e resta in sospeso proprio perché non si corra il rischio di alienarsi altri sostenitori in campo internazionale.

Annettere le colonie. Altri deputati israeliani, tutti del partito di maggioranza, Likud, invece chiedono la “regolarizzazione” ovvero l'annessione degli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati. “Se il governo non dovesse accogliere questa nostra richiesta, gli toglieremo la fiducia”.

Che siano correlate a queste richieste o meno, tra la cronaca di questa mattina vi è la notizia, dell'approvazione dal parte del governo israeliano del piano per la costruzione di 2mila unità abitative nella Gerusalemme occupata che andranno ad ampliare i blocchi coloniali illegali di Gush Etzion e Ma'ale Adumim.

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