Israele riduce la quantità di pane e cibo dei prigionieri palestinesi

MEMO. Il Servizio carcerario israeliano (IPS) ha deciso di ridurre le quantità di cibo e molti altri servizi offerti ai prigionieri palestinesi all’interno delle carceri israeliane, ha rivelato lunedì il Club del prigioniero palestinese (PPC).

In un comunicato, il PPC ha annunciato che tale decisione emana dal Comitato di Gilad Erdan, che ha deciso nel 2018 di annullare tutti i risultati ottenuti dai prigionieri durante la loro lotta con l’IPS.

La dichiarazione, che è stata inviata ai mass media, ha sottolineato che l’IPS ridurrà il numero di canali TV consentiti per i prigionieri da dieci a sette, e di pane da cinque a quattro pagnotte, ritirerà i fornelli e 40 articoli dai loro acquisti. L’IPS ridurrà anche la quantità di carne, acqua e libri consentiti.

Offrirà, inoltre, solo uova sode, vieterà l’uso di coperte colorate, limiterà i movimenti tra i dipartimenti carcerari, ridurrà il tempo delle pause e il numero di visite familiari e cambierà la rappresentanza delle fazioni.

Nel frattempo, i prigionieri hanno sottolineato che stanno elaborando un piano di resistenza contro l’IPS su queste misure, che vengono gradualmente implementate.

Il PPC ha ribadito che l’IPS intende imporre una nuova realtà all’interno delle carceri israeliane, basata su ordini politici e politiche sistematiche che mirano a esercitare una maggiore pressione sui prigionieri e a rendere le loro vite insopportabili.