Jenin-PIC. Venerdì, l‘esercito di occupazione israeliano ha demolito una casa appartenente alla famiglia del prigioniero palestinese Mohamed Abul-Rab nella città di Qabatiya, a sud di Jenin, come misura punitiva per l’uccisione di un colono israeliano, lo scorso ottobre.
Fonti locali hanno riferito a PIC che un gran numero di soldati israeliani a bordo di veicoli militari e un bulldozer sono entrati nel quartiere dove si trova la casa del padre del prigioniero e hanno isolato l’area.
Hanno aggiunto che alcuni soldati si sono appostati sui tetti delle case vicine prima che i bulldozer iniziassero ad abbattere la casa.
Alcuni giovani hanno cercato di ostacolare la demolizione della casa e hanno lanciato pietre contro i soldati, che hanno risposto sparando gas lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma.
Diversi giovani e cittadini all’interno delle case hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni durante gli eventi e uno ha subito una ferita da proiettile di gomma.
Nel frattempo, le forze israeliane hanno assaltato le case vicine aggredendone i residenti.
Ziyad Abul-Rab, il padre di Mohamad, ha dichiarato che le autorità militari israeliane avevano informato l’avvocato di suo figlio che la famiglia doveva lasciare la casa prima della demolizione.
Il padre ha spiegato che, prima di tale notifica, la Suprema corte israeliana aveva respinto una richiesta presentata dall’avvocato contro la demolizione.
Suo figlio è stato condannato da un tribunale israeliano per l’uccisione di un colono israeliano nella città araba di Kafr Qasem, all’inizio di ottobre.