Israele riduce zona di pesca e chiude valico a Gaza

Gaza-IMEMC. Lunedì sera, le autorità israeliane hanno deciso di chiudere la traversata di Karem Abu Salem (Kerem Shalom) e di ridurre la zona di pesca assegnata ai palestinesi di Gaza da sei a solo tre miglia nautiche.

L’ingegnere Raed Fattouh, presidente del comitato di coordinamento per l’ingresso di merci nella Striscia di Gaza, ha affermato che la parte israeliana ha ufficialmente informato i palestinesi che sta chiudendo, fino a nuovo avviso, il valico di Karem Abu Salem, utilizzato per l’ingresso di merci nella regione costiera.

Fattouh ha aggiunto che Israele ha citato “considerazioni di sicurezza” per giustificare la chiusura della traversata e ha affermato che saranno consentiti solo alcuni tipi di approvvigionamento di cibo e medicine.

La decisione è arrivata solo una settimana dopo che Israele ha deciso di ridurre significativamente la quantità di beni, cibo e medicine che entrano nella Striscia di Gaza, una delle misure volte a costringere i palestinesi a porre fine le manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno.

La decisione include la riduzione della zona di pesca di Gaza dalle sei alle tre miglia nautiche, anche questo fino a nuovo avviso, e per le stesse “ragioni”.

Ci sono più di 4 mila pescatori e circa 700 imbarcazioni nella Striscia di Gaza che forniscono mezzi di sussistenza ad almeno 70 mila palestinesi, mentre l’esercito e la marina israeliani continuano ad attaccarli, rapirli e a confiscare le loro barche. Hanno, inoltre, provocato decine di vittime.

Vale la pena ricordare che, in base agli Accordi di pace di Oslo, firmati tra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina nel 1993, la zona di pesca venne fissata a venti miglia nautiche, dove i palestinesi avrebbero potuto pescare e navigare, ma Israele continua a violare l’accordo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.