Israele rifiuta la richiesta della prigioniera Jaabis, gravemente ustionata, di sottoporsi a un’operazione

Quds Press e PIC. L’autorità carceraria israeliana ha respinto la rinnovata richiesta della prigioniera palestinese Israa Jaabis di sottoporsi a un’operazione che l’aiuti a respirare.

La Muhjat Al-Quds Foundation ha dichiarato mercoledì in un comunicato stampa che Israele deve essere ritenuto responsabile delle ripercussioni del rifiuto della richiesta di Jaabis.

Da parte sua, il portavoce del movimento palestinese Al-Ahrar, Yasser Khalaf, ha dichiarato a Quds Press che rifiutare la richiesta di Jaabis e trascurare il suo disperato bisogno di sottoporsi a un’operazione per aiutarla a respirare riflette la brutalità israeliana.

La 38enne Jaabis sta scontando una condanna a 11 anni nel carcere dopo essere stata “condannata per tentato omicidio”, nel 20215, mentre, in realtà, una bombola di gas nella sua auto è esplosa accidentalmente vicino a un posto di blocco militare israeliano. L’incidente è stato considerato dall’esercito israeliano un tentato attacco.

A seguito dell’esplosione, il 50% del suo corpo è stato deformato e le sue dita sono state amputate. Ha bisogno di sottoporsi almeno a otto interventi chirurgici per tornare a una vita semi-normale. Jaabis è sposata ed è madre di un bambino.