Israele rifiuta la richiesta di chiarimenti avanzata dall’ONU sul suo programma nucleare

Press Tv. Tel Aviv si è rifiutata sia di aderire al trattato di Non-proliferazione (Npt) sia di accogliere le richieste delle Nazioni Unite finalizzate all’ispezione delle installazioni nucleari israeliane da parte di una commissione internazionale.

Il governo israeliano ha ferocemente respinto la delibera ONU, etichettandola come “un artificio privo di senso” ed affermando che in ragione di essa il mondo ha perso in credibilità in riferimento ad Israele.

La rabbiosa reazione israeliana è giunta dopo che l’Assemblea Genereale dell’ONU aveva invitato Tel Aviv a mettere a disposizione le proprie installazioni nucleari per l’ispezione da parte di una commissione internazionale. Nella stessa sede, le Nazioni Unite avevano anche caldamente auspicato l’adesione di Israele al trattato di Non-proliferazione “senza ulteriori indugi”.

La risoluzione è stata approvata dall’Assemblea grazie ai 174 voti a favore, in opposizione ai soli 6 contrari ed ai 6 astenuti. La delibera sollecita Tel Aviv a permettere l’ispezione dei propri impianti atomici ad una commissione dell’International Atomic Energy Agency (IAEA).

Solamente Stati Uniti, Israele, Canada, Isole Marshall e Micronesia hanno votato contro un provvedimento che mette ancor più in evidenza le preoccupazioni internazionali circa le sospette attività israeliane in ambito nucleare.

Lo sprone dell’ONU è giunto poco dopo che gli Stati Uniti avevano deciso di annullare una conferenza in cui si sarebbe discusso circa il programma di eliminazione delle testate nucleari del Medio Oriente.

E’ stato riportato che la decisione di Washington è dovuta al fatto che se le conferenza si fosse tenuta, avrebbe visto finire inevitabilmente sotto accusa l’alleato israeliano, unico detentore di armi atomiche della regione.

Il 23 novembre gli Stati Uniti hanno annunciato che la conferenza, la quale avrebbe dovuto avere luogo in dicembre a Helsinki, non si sarebbe tenuta in ragione delle particolari condizioni in cui si trova attualmente l’area mediorientale.

Israele, unica nazione a possedere armi atomiche nella regione, dispone di un numero di testate compreso tra le 200 e le 400 unità.

Il governo israeliano ha sempre rifiutato di aderire agli accordi internazionali sull’energia atomica (Npt in particolar modo) e si oppone a che commissioni internazionali ispezionino i suoi impianti.