Israele rilascia Nael al-Barghouti, il palestinese detenuto da più tempo

Tel Aviv – Press TV. Nael al-Barghouti, il palestinese incarcerato da più tempo, sarà rilasciato sabato dopo oltre quattro decenni di detenzione nelle carceri israeliane, in base all’accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento di resistenza palestinese Hamas.

Barghouti, che venne arrestato dalla polizia israeliana nel 1978 all’età di 19 anni, martedì ha comunicato alla sua famiglia che sarebbe stato rilasciato sabato, nell’ambito del settimo ciclo di scambio di prigionieri come parte dell’accordo di cessate il fuoco, ha riferito il Palestinian Media Center.

Barghouti, oggi 67enne, è stato sottoposto alle peggiori forme di tortura dietro le sbarre e soffre di diversi disturbi. Le autorità israeliane gli hanno persino negato il diritto di partecipare al funerale del padre nel 2004.

Ha anche detto alla sua famiglia che il suo rilascio sarebbe stato condizionato al suo esilio forzato in un Paese sconosciuto, ha aggiunto il rapporto.

Barghouti, ora simbolo della resistenza palestinese, è stato condannato a 112 anni di carcere per aver presumibilmente ucciso un ufficiale dell’occupazione israeliana a nord della città occupata di Ramallah. Nel 2009 ha battuto il Guinness World Record per il prigioniero politico più longevo al mondo.

Nel 2011 era stato rilasciato nell’ambito di un accordo di scambio di prigionieri tra Hamas e il regime israeliano. Tuttavia, la libertà non è durata a lungo. Nel giugno 2014, le autorità israeliane hanno rinnegato i termini dell’accordo di scambio e hanno arrestato nuovamente Barghouti, condannandolo a 30 mesi di carcere, ma dopo aver completato il suo periodo, hanno ripristinato la sua condanna originale all’ergastolo più 18 anni.

Nelle carceri israeliane c’erano circa 5.200 palestinesi prima dell’operazione al-Aqsa Flood, nell’ottobre 2023. Il numero è ora salito a più di 10 mila persone, secondo le statistiche fornite dai funzionari palestinesi.

L’entità di occupazione non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi dichiarati di liberare i prigionieri e di eliminare Hamas, nonostante abbia ucciso almeno 48.284 palestinesi, soprattutto donne e bambini, a Gaza.

Dopo 15 mesi di genocidio, Israele ha accettato le condizioni negoziali di Hamas, nell’ambito del cessate il fuoco a Gaza, iniziato il 19 gennaio.

Il cessate il fuoco si articola in tre fasi, ciascuna della durata di 42 giorni. Nella prima fase – quella attuale – verranno rilasciati in totale 33 prigionieri israeliani in cambio di circa 2 mila palestinesi detenuti nelle carceri del regime.

Finora, Hamas ha rilasciato 19 prigionieri israeliani e cinque cittadini thailandesi in cambio di 985 rapiti palestinesi.