Israele rinnova la retorica propagandistica anti-Iran

PressTv. Il comandante di Stato Maggiore israeliano, Gen Benny Gantz, ha rinnovato la retorica di minacce di guerra contro la Repubblica islamica dell’Iran, affermando che il regime israeliano può invadere l’Iran anche da solo.

Il generale Benny Gantz ha espresso queste osservazioni durante un’intervista ad una radio pubblica di al-Quds (Gerusalemme) Est giovedì, riferisce France-Presse.

“Abbiamo i nostri piani e le nostre previsioni, se verrà il tempo decideremo se intraprendere un’azione militare contro l’Iran”, ha dichiarato Gantz.

Osservazioni simili sono state fatte da altri capi israeliani, tra i quali il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro per gli Affari Militari Moshe Ya’alon.

Netanyahu, negli stessi giorni, ha detto che le sanzioni architettate dagli Stati Uniti contro il programma energetico nucleare iraniano potrebbero non essere sufficienti.

Ya’alon ha inoltre dichiarato che il programma energetico nucleare dell’Iran è la minaccia più grave al resto del mondo.

Gli Stati Uniti, Israele e alcuni loro alleati hanno più volte accusato l’Iran di stare perseguendo obiettivi non civili con il programma energetico nucleare, e, sulla base di queste accuse non comprovate, Israele minaccia ripetutamente di attaccare i complessi nucleari iraniani.

L’Iran respinge le accuse, spiegando che, in quanto firmatario del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (Tnp) e membro dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), ha tutto il diritto di usare la tecnologia nucleare per scopi pacifici.

Inoltre l’Aiea ha condotto numerose ispezioni nei complessi nucleari iraniani, tuttavia non ha mai trovato prove che mostrino che il programma nucleare civile iraniano sia stato convertito nella produzione di armi nucleari.

Israele, che si suppone possegga tra le 200 e le 400 testate nucleari, a differenza dell’Iran non è firmatario del Tnp, e continua a sfidare gli appelli internazionali ad aderire al trattato.

All’inizio del 2012, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno imposto sanzioni ai settori iraniani del petrolio e della finanza, con l’obiettivo di impedire ad altri paesi di acquistare il petrolio iraniano o di effettuare operazioni commerciali con la Banca Centrale Iraniana. Le sanzioni sono entrate in vigore la scorsa estate.

 

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Proserpio