Israele riprende piano controverso per la costruzione di colonia nell’E1

Cisgiordania occupata – MEMO. Il ministero della Difesa israeliano ha in programma di portare avanti un controverso progetto coloniale nell’area E1 della Cisgiordania occupata, dopo che, a gennaio, il governo aveva ritirato il piano a causa delle pressioni internazionali, secondo quanto riferito dai media.

L’Amministrazione civile dell’esercito israeliano, che autorizza i lavori di costruzione nella Cisgiordania occupata, ha pubblicato martedì l’agenda per un incontro del 18 luglio per discutere le obiezioni ai progetti che hanno ricevuto una prima approvazione, con due piani nell’E1 per un totale di 3.412 unità abitative, le uniche sul registro, secondo quanto riferito dal Times of Israel.

Il progetto E1 è stato approvato per la prima volta dal governo dell’ex-primo ministro Benjamin Netanyahu nel 2012, e poi sospeso per circa otto anni a causa di una pressione internazionale significativa.

Le case sarebbero state costruite ad est della colonia di Ma’ale Adumim, nel mezzo della Cisgiordania occupata, interrompendo la contiguità tra i quartieri palestinesi di Gerusalemme Est e le città palestinesi di Ramallah e Betlemme.

Tuttavia, settimane dopo, sullo sfondo di un’elezione parlamentare, Netanyahu ha tolto il piano dall’agenda.

La fase successiva del processo di pianificazione richiede che l’Alta sottocommissione per la pianificazione dell’Amministrazione civile ascolti le obiezioni contro i progetti, che sono state presentate da un gran numero di avvocati palestinesi insieme a diversi gruppi israeliani per i diritti.

Le udienze sono state ritardate a causa dei ripetuti cicli elettorali. Nell’agosto dello scorso anno si sono tenute due sessioni, ma l’ultima – che era prevista per gennaio – è stata rimossa dall’ordine del giorno.

L’agenda del ministero della Difesa è stata pubblicata poche settimane prima che Joe Biden facesse la sua prima visita in Israele come presidente degli Stati Uniti, e settimane dopo che Israele aveva presentato i piani per costruire circa 4.500 unità coloniali nella Cisgiordania occupata, suscitando l’ira di Washington.