‘Israele sa di poter portare gli USA in guerra’

PressTv. Un ex-ufficiale della CIA crede che la Casa Bianca non abbia interesse nel dichiarare guerra all’Iran e perciò Israele cerca di mercanteggiare un cambiamento alla mentalità del popolo americano.

Press TV discute con Philip Giraldi, ex ufficiale CIA, sulla divisione tra USA e Israele sulla questione della guerra all’Iran. Può un “assalto” dei dirigenti israeliani sui media cambiare l’opinione pubblica americana?

Di seguito l’intervista.

PRESS TV: Riguardo le possibili conseguenze sulla sicurezza e sull’economia di una guerra contro l’Iran, lei pensa ci sia una forte divergenza di opinioni tra USA e Israele su un possibile attacco all’Iran, perché si è discusso molto dei commenti del presidente Netanyahu quando ha affermato che ”dobbiamo prendere la decisione giusta anche se i nostri alleati sono contrari”? Pensa che ora le due parti abbiano un approccio differente e non siano d’accordo su questo punto?

PHILIP GIRALDI: La risposta dipende da cosa si intende per “parti”: io credo che la maggior parte delle affermazioni israeliane abbiano come obiettivo il pubblico occidentale e principalmente quello americano.

E penso che ciò che Israele sta facendo è condizionare l'audience – il pubblico americano e gli opinion makers – a sostenere un'azione militare contro l'Iran, se dovesse aver luogo.

Credo che la Casa Bianca non abbia proprio alcuna intenzione di vedere gli Usa coinvolti in una guerra all’Iran, ma non può dirlo apertamente, perché molti politici americani – tra cui i candidati repubblicani, escluso Ron Paul, per esempio -, sono favorevoli, in un modo o nell'altro, a una guerra all’Iran. Questo vale sia per il Congresso sia per i media.

Penso che molte delle dichiarazioni che vengono da Israele siano un tentativo di condizionare il pubblico negli Usa e dovunque altro si sostenga questo tipo di politica.

La mia paura è che, sebbene Israele sappia che iniziare una guerra contro l'Iran non sia una buona idea, ci stiamo avvicinando ad una situazione in cui le intimidazioni e le minacce stanno andando verso un qualche tipo di incidente che porterà a un conflitto armato tra Iran e Israele, che potrebbe coinvolgere anche gli Stati Uniti.

PRESS TV: Lei pensa che per gli USA un attacco militare sia semplicemente fuori questione?

PHILIP GIRALDI: L’attacco militare è fuori questione solo nel caso in cui gli USA dovessero iniziarlo. Non credo che la Casa Bianca abbia alcun interesse ad iniziare una nuova guerra. Ma la questione della volontà israeliana di iniziare una guerra è molto seria.

PRESS TV: Quali sarebbero le conseguenze per Israele, potrebbe permettersi la guerra?

PHILIP GIRALDI: Israele attaccherebbe sapendo che l’America interverrebbe rapidamente. Il che è un valido argomento, considerando che Israele fa dichiarazioni ogni settimana sottolineando la pericolosità dell’Iran. Queste dichiarazioni influenzano l’opinione pubblica americana.

Se Israele inizierà la guerra, i media e il Congresso chiederanno immediatamente alla Casa Bianca il coinvolgimento statunitense. Ne sono convinto.

PRESS TV: Così lei sta dicendo che gli Usa potrebbero entrare in guerra se comprendessero che Israele ha preso una tale decisione nonostante le conseguenze che potrebbero avere gli Stati Uniti stessi?

PHILIP GIRALDI: Credo che ne sarebbero coinvolti e non posso vedere altro scenario possibile perché i media, negli Usa, inizierebbero subito a gridare che il nostro povero piccolo alleato israeliano sta facendo il lavoro di attaccare il programma di armamenti iraniano e noi dobbiamo aiutarlo. E il Congresso asseconderebbe questo appello. Non vedo come potrebbe andare diversamente.

 

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