Israele scarcera shaykh Salah

Quds Press. Oggi, lunedì, le autorità di occupazione israeliane hanno rilasciato shaykh Raed Salah, il capo del movimento islamico “proibito” nei Territori palestinesi occupati nel 1948, dopo una detenzione durata circa 16 mesi.

Palestinesi si sono radunati davanti alla prigione israeliana “Megiddo”, per accogliere shaykh Salah, sventolando bandiere verdi.

Da domenica, nella città di Umm al-Fahm, sono in corso preparativi per riceverlo, ed è stata indetta una conferenza stampa.

Il 24 novembre 2019, il tribunale di Haifa condannò Salah per “incitamento al terrorismo” e “sostegno a un’organizzazione vietata”, in riferimento al movimento islamico che l’occupazione ha bandito da novembre 2015, e per “attività di incitamento contro Israele”.

Il 10 febbraio 2020, il tribunale lo condannò a una pena detentiva di 28 mesi effettivi, con la liquidazione degli 11 mesi già trascorsi in detenzione.

L’occupazione, attraverso le sue varie istituzioni di sicurezza e politiche, continua a mettere in atto molte violazioni contro shaykh Salah, come ripetuti arresti, domiciliari, divieti di viaggio, deportazioni e negazione dell’ingresso nella città occupata di Gerusalemme e nella Moschea di al-Aqsa e altre misure punitive.