“L’anno scorso sono stati concessi 300 permessi ai cristiani di Gaza per celebrare il Natale a Betlemme, ma solo a persone di età superiore ai 55 anni”, ha affermato p. Mario da Silva, parroco di Gaza, parlando all’Independent Catholic News.
“Quest’anno, 500 permessi sono stati approvati da Israele. Ma fino a questo momento, abbiamo ricevuto solo circa 250 permessi per persone di età superiore ai 55 anni e di età compresa tra i 16 ed i 35 anni. Tuttavia, i bambini di età inferiore ai 16 anni non sono stati inclusi”.
P. Mario ha affermato: “Israele sta usando una politica di separazione tra genitori e figli. Dà un permesso al padre ma priva la madre ed i figli dello stesso documento, così la famiglia decide di non andare a stare insieme a Gaza.
“Per i cristiani palestinesi di Gaza, ottenere un permesso per celebrare il Natale e la Pasqua a Betlemme e Gerusalemme, rappresenta un’opportunità per sfuggire alla loro orribile realtà; un atto che Israele teme e rifiuta, ponendo più restrizioni al loro viaggio”.
“Mentre i turisti stranieri fanno pellegrinaggi verso i santuari religiosi nella Terra Santa come loro diritto umano integrale alla libertà di religione, i palestinesi sono ancora assoggettati ai privilegi restrittivi sotto forma di permessi militari.
“I cristiani di Gaza non dovrebbero richiedere permessi per celebrare il Natale a Betlemme. È loro diritto viaggiare e pregare senza restrizioni”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.