Israele si prepara a spazzare via i gazawi

Gaza. Di Luca Cellini. Israele ha approvato all’unanimità il piano di completa pulizia etnica dei palestinesi a Gaza.
Israele prevede di conquistare militarmente il 90% del territorio della Striscia e rinchiudere l’intera popolazione nel restante 10%, dentro una piccolissima area al confine con l’Egitto.
Due milioni e duecentomila persone verranno deportate a forza, a tempo indeterminato, in un’area di 45 chilometri quadrati, stiamo parlando di circa 50.000 persone per chilometro quadrato, una persona ogni 20 metri quadrati, uno spazio 5 metri per 4.
È la stessa identica cosa che fecero i nazisti con gli ebrei nel ghetto di Varsavia.

La gente palestinese che si ribellerà, verrà convinta dietro una raffica di mitra AK47. Dentro la Striscia di Gaza non ci sono più nemmeno gli osservatori dell’ONU, cacciati anch’essi con violenza inaudita, nell’area in cui si prevedono di deportare oltre 2 milioni di esseri umani in maggioranza bambini, donne, persone fragili, non c’è nulla di nulla, niente acqua potabile, niente servizi igienici, niente elettricità, niente ospedali, niente scuole, il nulla assoluto.

Per questi reclusi, dopo 500 giorni di bombardamenti e massacri, adesso in attesa di essere etnicamente spazzati via, a discrezione dell’esercito israeliano è previsto solo un pacco alimentare, col minimo di calorie appena necessarie per sopravvivere, il pacco verrà consegnato solo dietro riconoscimento facciale.
Le razioni prevedono solo cibo secco o conservato, senza nulla di fresco.
Gli assassini genocidari concederanno in tutto solo sessanta camion di merci al giorno, contro i seicento che prima del genocidio erano considerati dall’ONU il minimo indispensabile.
Il tutto per una popolazione che conta il 30% di bambini con malnutrizione acuta, con diversi casi di malattie, con feriti, con invalidi, persone fragili, percentuale destinata a salire ulteriormente perché Israele ha comunque deciso di continuare il blocco totale del cibo fino a quando vorrà.

I vari ministri del governo Netanyahu parlano apertamente di conquista definitiva di Gaza, vuol dire che da questa “zona umanitaria” i palestinesi potranno uscire solo da morti oppure rinunciando per sempre alla loro terra… ammesso sempre ci sia qualche paese disposto ad accoglierli, con tutto il gigantesco carico di problemi che Israele ha impresso indelebilmente nelle vite di questi milioni di persone.

Rivolto agli ipocriti benpensanti, che finora non si sono voluti schierare, a coloro che si indignavano piccati, sostenendo che ciò che succedeva a Gaza non si poteva definire genocidio, a tutti coloro che parlavano di diritto di Israele alla difesa, a coloro che ancora ora solidarizzano con gli arroganti provocatori sionisti, che adesso vengono pure in Italia e anche in altri paesi, a portare la stessa identica arroganza, la stessa mentalità violenta, dispotica, e di sopraffazione, che hanno usato contro il popolo palestinese per 80 anni.
Questo era dall’inizio il piano di pulizia etnica e genocidio previsto per il popolo palestinese.