Israele si rifiuta di fare chiarezza sul nucleare

Press Tv. Israele si è rifiutato ancora una volta di rispondere alla richiesta di fare chiarezza sul proprio programma nucleare durante un incontro dell'Agenzia Internazionale sull'Energia Atomica (IAEA).

Durante la conferenza per un “Medio Oriente libero dal nucleare”, svoltasi a Vienna, il capo dei deputati della Commissione sull'Energia Atomica israeliana, David Danieli, ha detto che “Tel Aviv non aprirà alcuna discussione in materia”.

“L'esperienza insegna che questo tipo di processi possono essere avviati quando esistono relazioni pacifiche nella regione e quando è bassa la percezione di minaccia tra i partner regionali”, riferisce Danieli ad Associated Press.

Inoltre, secondo Danieli, “instabilità, conflitti irrisolti e la profonda diffidenza verso gli obblighi internazionali sono ancora troppo diffusi in varie parti del Medio Oriente”.

Questo veniva dichiarato mentre i partecipanti all'incontro condannavano l'atteggiamento di Tel Aviv, sostenendo che “il massiccio arsenale nucleare israeliano e la sua totale mancanza di trasparenza rendono impossibile l'obiettivo di liberare il Medio Oriente dal nucleare”.

La Siria sostiene che, non dichiarando quale sia il proprio arsenale nucleare, Israele rappresenti “una grave e seria minaccia”.

L'anno scorso, i 189 membri del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT)  avevano promosso, sotto lo sponsor delle Nazioni Unite, una conferenza nel 2012 per fare del Medio Oriente una regione libera dal nucleare.

L'incontro di quest'anno ha rappresentato un'occasione per molte nazioni ad incontrare in questa sede Israele.

Nonostante le condanne internazionali, rimane poco chiaro se Tel Aviv parteciperà all'incontro del 2012.

Si stima che Israele sia l'unico a possedere armi nucleari in Medio Oriente, ma lo Stato ebraico respinge le ispezioni degli stabilimenti nucleari e si rifiuta di aderire al Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT), adottando una politica dell'ambiguità in materia.

Secondo un sondaggio recente condotto dalla fondazione berlinese Friedrich Ebert, “più del 50% della popolazione europea considera Israele la più grave minaccia alla sicurezza globale”.

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