Israele si rifiuta di garantire trattamento medico a pazienti di Gaza imparentati con membri di Hamas

Tel Aviv-IMEMC. Il governo israeliano ha informato la Corte Suprema sulla sua decisione di negare il trattamento medico per i pazienti di Gaza, anche a quelli che richiedono un intervento salvavita, “se sono imparentati con membri di Hamas”, fatta eccezione per i pazienti di 16 anni o più giovani.

Il governo ha affermato che anche se la malattia del paziente fosse fatale, e gli ospedali di Gaza non potessero prendersene cura, sarà comunque negato l’accesso agli ospedali israeliani e palestinesi nel Paese, specialmente nella Gerusalemme occupata.

Il governo ha informato la Corte Suprema della sua decisione dopo che sette donne di Gaza hanno presentato ricorso dopo che per diversi mesi era stato vietato loro di uscire da Gaza, sebbene avessero una visita medica fissata in ospedali della Gerusalemme occupata.

Il giudice della Corte Suprema israeliana Uzi Vogelman ha dichiarato che la decisione di vietare l’ingresso nel Paese ai pazienti è “basata su valutazioni”, se si ritiene che i pazienti rappresentino un rischio per la sicurezza.

Una decisione simile è stata presa nel 2017, al fine di imporre ulteriori pressioni su Hamas, negando ai pazienti l’accesso a terapie salvavita.

Dal 2007, centinaia di pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza, compresi bambini, donne e anziani, sono morti a causa dell’assedio israeliano sulla regione costiera, dal 2007, dopo che i loro permessi di viaggio per cure mediche sono stati negati, e per la mancanza di farmaci ed attrezzature.

Dal gennaio 2018, d almeno 769 pazienti palestinesi è stata negata l’uscita dalla Striscia di Gaza dalle autorità israeliane.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.