PIC e Quds Press. L’esercito di occupazione israeliano ha annunciato che la Cisgiordania e Gaza resteranno chiuse per almeno tre giorni, questa settimana. La chiusura durerà fino a domenica per celebrare la festa di Yom Kippur, che segna il decimo giorno del primo mese ebraico.
Yom Kippur, conosciuto anche come il giorno dell’espiazione, è il momento più sacro dell’anno ebraico. I suoi temi centrali sono l’espiazione e il pentimento. Il popolo ebraico tradizionalmente osserva questo giorno con un periodo di circa 25 ore di digiuno e di preghiera intensiva, spesso trascorrendo la maggior parte della giornata in servizio nella sinagoga.
Le autorità di occupazione israeliane hanno spesso sigillato la Cisgiordania e hanno rafforzato la decennale chiusura della Striscia di Gaza con il pretesto delle celebrazioni ebraiche, impedendo il movimento sia all’interno che fuori del territorio occupato.
Tali restrizioni sono state fortemente criticate dai gruppi di diritti in quanto rappresentano una punizione collettiva: ai Palestinesi che lavorano e vivono nei Territori occupati viene impedito l’accesso ai loro posti di lavoro e alle loro case, esacerbando le sofferenze socio-economiche nel territorio.