Tel Aviv – MEMO. Un recente sondaggio condotto dal gruppo di ricerca Israeli Congress, che studia la società israeliana, ha rilevato che la sfiducia e l’ostilità tra arabi ed ebrei in Israele sono in aumento, secondo quanto riferito dal Jerusalem Post.
Il sondaggio è stato condotto nel primo anniversario dell’offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza, che ha ucciso più di 260 palestinesi, tra cui 41 donne, 60 bambini e 16 anziani. È emerso che il 49% degli ebrei e il 43% degli arabi non crede di poter vivere insieme in città miste.
La sfiducia tra le popolazioni si riflette nelle attività quotidiane, secondo il sondaggio, poiché il 34% degli ebrei e il 55% degli arabi hanno testimoniato di aver cambiato il proprio stile di vita in qualche modo dopo gli scontri nelle città miste durante l’offensiva israeliana su Gaza.
Circa il 40 per cento degli arabi prova l’ostilità degli ebrei israeliani nei trasporti pubblici, nei luoghi di intrattenimento e durante gli acquisti, nonché negli uffici governativi. Circa il 38% ha paura di esprimere le proprie opinioni in pubblico, mentre il 48% prova la stessa riluttanza sul posto di lavoro.
“Gli eventi del maggio 2021 hanno lasciato una profonda impronta nel pubblico arabo ed ebraico e hanno aumentato ancora di più i timori e l’ostilità tra le popolazioni nelle città coinvolte”, ha affermato il direttore generale del Congresso israeliano, Gilad Weiner.