Israele sta prendendo in considerazione un attacco militare contro la Siria

PressTvIsraele sta apparentemente gettando le basi per un possibile attacco militare in Siria sostenendo che Damasco potrebbe far uso di armi chimiche contro la popolazione siriana.

Recentemente Tel Aviv ha espresso preoccupazione riguardo l’uso di armi chimiche in Siria. Israele sostiene che le armi potrebbero finire in mani sbagliate e potrebbero anche essere usate dalla Siria per portare a termine un attacco contro le forze israeliane.

Il pretesto è utilizzato per giustificare un possibile assalto militare contro la Siria, anche se ciò significa scatenare un conflitto più ampio nella regione.

Ayoob Kara, un membro anziano del partito israeliano Likud guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha affermato in un’intervista con una radio israeliana, il 9 giugno, che il governo siriano ha fatto uso di “armi chimiche contro uomini, donne e bambini” durante gli ultimi mesi d’agitazione nel paese.

Comunque, recenti notizie indicano che i gruppi armati che combattono contro il governo siriano hanno avuto accesso ad armi chimiche, acquistate in Libia, e prevedono di usarle. Secondo un reportage di Russia Today del 10 giugno, i ribelli armati pensano di usare le armi chimiche contro la popolazione civile e tentano di accusare Damasco per l’atrocità.

Gli osservatori dicono che il complotto israeliano contro la Siria somiglia alla scusa usata da Washington per invadere l’Iraq nel 2003. Gli Stati Uniti affermarono falsamente che Baghdad possedeva armi di distruzione di massa.

Negli ultimi mesi, Washington e Tel Aviv hanno ripetutamente accusato il governo di Damasco per attentati e massacri di civili in Siria.

Damasco, tuttavia, afferma che i responsabili della violenza sono dei gruppi armati terroristici.

Il presidente siriano Bashar al-Assad ha dichiarato, il 3 giugno, che il paese è “di fronte ad una guerra dall’estero”, aggiungendo che sono stati fatti dei tentativi “per indebolire la Siria, [e] violare la sua sovranità”.

Traduzione per InfoPal a cura di Giovanna Zagami