“Israele sta trascinando la regione verso la violenza”, afferma portavoce presidenziale

Ramallah. Il portavoce ufficiale della presidenza, Nabil Abu Rudeineh, ha affermato che le autorità d’occupazione israeliane stanno trascinando la regione in una situazione di violenza, tensione ed instabilità, insistendo nel continuare la politica di punizioni collettive, uccisioni, attacchi alla moschea di al-Aqsa e con il terrorismo dei coloni contro i palestinesi, sotto la protezione delle forze israeliane.

Abu Rudeineh ha aggiunto che l’invasione dei coloni estremisti alla moschea di al-Aqsa e l’innalzamento della bandiera dell’occupazione nei suoi cortili, nonché l’assalto della polizia d’occupazione nella cappella di Bab al-Rahma ed il danneggiamento delle reti elettriche al suo interno, confermano che il governo israeliano estremista sta cercando modi per intensificare la situazione sul campo, ritenendolo responsabile di tali pericolose politiche che mirano a distruggere qualsiasi sforzo regionale o internazionale per fornire stabilità.

Ha sottolineato che il popolo palestinese non permetterà alle autorità d’occupazione di aggredire la moschea di al-Aqsa e che gli attacchi in corso all’area di preghiera di Bab al-Rahma stanno “giocando con il fuoco”, poiché essa è parte integrante della moschea.

Ha aggiunto che l’assedio imposto alle città palestinesi così come l’assalto a comunità e campi profughi, sono una punizione collettiva contro il popolo palestinese, sottolineando che questa politica non porterà sicurezza e stabilità a nessuno, ma spingerà la regione verso un’ulteriore peggioramento e tensione.

Abu Rudeineh ha invitato l’amministrazione statunitense ad intervenire immediatamente per fermare tali pratiche pericolose e a fare pressione su Israele affinché fermi tutte le sue misure unilaterali.

Traduzione per InfoPal di F.L.

(Fonte: Wafa).