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Gerusalemme-MEM. La Compagnia elettrica del distretto di Gerusalemme (JEDCO) ha confermato lunedì di aver ricevuto il suo terzo avvertimento da parte della Corporazione elettrica israeliana, affermando che entro la prossima settimana inizierà a tagliare l’elettricità nelle città palestinesi di Ramallah, Betlemme e Gerico.
Il presidente e CEO della JEDCO, Hisham al-Omari, ha dichiarato che il fornitore di energia elettrica israeliano taglierà la fornitura a Ramallah il 22 settembre, dalle 10 del mattino a mezzogiorno. L’interruzione interesserà i palestinesi che vivono in diversi villaggi e cittadine vicino alle principali città della Cisgiordania. Il 23 settembre, Ramallah e Gerico ed altre aree circostanti rimarranno senza elettricità da mezzogiorno alle 14:00.
Al-Omari si è scusato per le misure che sono, ha spiegato, al di fuori del controllo della sua azienda. Ha sottolineato che le interruzioni di corrente avranno un grave effetto sulle condizioni di vita nella Cisgiordania occupata, colpendone tutti gli aspetti vita, compresi istruzione, sanità, telecomunicazioni ed economia.
Ha invitato le organizzazioni internazionali per i diritti umani ad intervenire immediatamente per fare pressione su Israele affinché annulli le misure proposte contro i Territori palestinesi. Allo stesso tempo, ha fatto appello ai clienti palestinesi affinché paghino le loro bollette in tempo. L’imposizione israeliana di interruzioni di corrente sarà solo uno degli aspetti del suo schiacciante controllo sulla popolazione palestinese.
Un’altra importante risorsa che sta affrontando le restrizioni israeliane è l’acqua potabile. La Striscia di Gaza, in particolare, soffre per una carenza d’acqua proveniente da Israele. Durante i numerosi bombardamenti che Israele ha inflitto a Gaza, il sistema idrico dell’enclave è stato danneggiato e ai palestinesi sul territorio è stata vietata l’importazione dei materiali necessari per effettuare le riparazioni, con risultati disastrosi per l’assistenza sanitaria.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.