Israele teme rappresaglie e intanto continua a bombardare.

Poiché teme rappresaglie per l’operazione criminale di venerdì sulla spiaggia di Gaza, l’esercito israeliano intanto bombarda…preventivamente?

Da www.repubblica.it dell’11 giugno.

In seguito alla rottura della tregua da parte di Hamas la polizia teme rappresaglie all’attentato di ieri.

Israele, stato di massima allerta. Raid a Gaza, uccisi tre palestinesi


TEL AVIV – La polizia israeliana ha decretato lo stato di grande allerta (terzo grado, su quattro possibili) in seguito rottura della tregua da parte di Hamas, accompagnato anche da parte della minaccia di rappresaglie all’uccisione su una spiaggia di Gaza di una famiglia palestinese.

Ad aggravare la tensione stamane diversi raid israeliani compiuto stamattina nella Striscia di Gaza, in seguito ai quali sono stati uccisi tre palestinesi, e altri sono stati feriti. Secondo la radio militare israeliana alcuni dei palestinesi colpiti si accingevano a sparare un razzo Qassam contro Israele e sono stati intercettati pochi istanti prima del loro attacco.

Migliaia di agenti e di soldati hanno presidiato stamane le zone vicine ai territori palestinesi e le arterie di accesso alle principali città israeliane. Presidiati anche i centri commerciali, i trasporti pubblici e altre zone molto frequentate.

Ad accrescere lo stato di allarme è giunto la scorsa notte il breve rapimento a Nablus (Cisgiordania) da parte di miliziani di al-Fatah di un giovane ebreo americano, ritenuto inizialmente un cittadino israeliano. Il giovane è stato rilasciato grazie all’intervento tempestivo della sicurezza preventiva palestinese. Nella mattinata il traffico automobilistico per Gerusalemme è stato interrotto all’altezza della abbazia di Latrun dopo che la polizia aveva notato due palestinesi sospetti.

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