Israele trasferisce in ospedale detenuto palestinese in sciopero della fame

Ramle – MEMO. Il prigioniero palestinese Louay al-Ashkar è stato trasferito mercoledì all’ospedale della prigione di Ramle, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute dovuto al proseguimento del suo sciopero della fame che dura ormai da 47 giorni.

L’Ufficio informazioni prigionieri ha confermato che al-Ashkar è stato trasferito dalla prigione di al-Jalama all’ospedale del carcere di Ramle.

Al-Ashkar è uno dei due prigionieri rimasti in sciopero. L’altro detenuto, Hisham Abu Hawash, è ora al 101° giorno di sciopero della fame contro la sua detenzione amministrativa.

Fonti della famiglia hanno affermato che l’udienza di Abu Hawash è stata nuovamente rinviata di cinque giorni.

Lunedì, due prigionieri palestinesi hanno sospeso gli scioperi della fame che avevano iniziato mesi prima per protestare contro la politica israeliana di detenzione amministrativa.

Kayed Fasfous, 34 anni, ha concluso il suo sciopero di 131 giorni dopo aver raggiunto un accordo con le autorità carcerarie israeliane per la sua liberazione, il 14 dicembre.

Anche Ayyad al-Harimi, 28 anni, ha interrotto il suo sciopero della fame di 61 giorni, dopo che Israele ha accettato di rilasciarlo a marzo 2022, alla fine del suo attuale periodo di detenzione.

La scorsa settimana, anche Miqdad al-Qawasmeh e Alaa al-Arej hanno sospeso il loro sciopero della fame che durava da mesi, dopo che le autorità israeliane hanno accettato di porre fine alla loro detenzione amministrativa.

La detenzione amministrativa è una politica che consente a Israele di trattenere i palestinesi per mesi e persino anni, senza né accusa né processo, in totale violazione del diritto dei prigionieri a un giusto processo.

Israele detiene attualmente 4.650 palestinesi, tra cui 34 donne, 160 minorenni e 500 prigionieri amministrativi.