Israele trasforma Gerusalemme in una caserma militare per celebrare la Pasqua

unnamedGerusalemme occupata-PIC. Migliaia di soldati dell’occupazione israeliana e di poliziotti sono stati schierati in tutta la Gerusalemme occupata per celebrare il primo giorno delle  festività della Pasqua ebraica, trasformando la città sacra in una caserma militare.

Venerdì 22 aprile è iniziato il primo degli otto giorni di vacanze per la Pasqua ebraica.

La polizia di occupazione israeliana ha stretto la presa su Gerusalemme per offrire sicurezza alle orde di fanatici israeliani che praticano riti.

45 spiagge, oltre a numerosi luoghi sacri e mercati, sono stati preparati, su richiesta del ministro degli Interni di Israele, per l’afflusso di estremisti israeliani durante la Pasqua.

Le autorità di occupazione israeliana hanno inoltre annunciato i loro intenti di prendere severi provvedimenti contro i Palestinesi della Cisgiordania che risiedono o lavorano nei Territori Palestinesi Occupati del 1948.

Il ricercatore Raed Fathi ha messo in guardia sulle gravi ripercussioni di una celebrazione del genere in una città dove la tensione ha già raggiunto l’apice a causa delle provocazioni israeliane.

“In tempi passati, nessuno avrebbe osato invitare a irrompere in massa nella moschea dei musulmani di al-Aqsa o a fare sacrifici sul posto. Tuttavia nelle ultime due settimane, i gruppi del “Monte del tempio di Israele” sono state aizzate ad assalire al-Aqsa a mezzogiorno di venerdì e ad eseguire i riti vicino alla Porta Maghareba”, ha detto Fathi.

“Tali rituali rappresentano una provocazione per i sentimenti dei fedeli musulmani. Il vero nodo della questione è che l’occupazione israeliana vuole imporre una sovranità religiosa sulla moschea e impone un nuovo fatto compiuto sul terreno”, ha ulteriormente avvertito l’esperto.

L’avvento della Pasqua ebraica è culminato con uno stretto cordone di sicurezza imposto dall’esercito dell’ occupazione israeliana nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza assediata. Le autorità di occupazione israeliana hanno deciso di chiudere tutti i posti di blocco militari per 48 ore a partire da venerdì.

Prima dell’alba di venerdì, si documentavano già 20 rapimenti arbitrari, divieti di ingresso ad al-Aqsa e citazioni per interrogatori, come parte di una pulizia israeliana pianificata nei Territori Palestinesi Occupati.

Un divieto israeliano ha impedito anche ai Palestinesi anziani (con più di 60 anni) che vivono nella Striscia di Gaza di effettuare la preghiera del venerdì ad al-Aqsa.

Traduzione di Edy Meroli