Israele usa i droni per terrorizzare i gazawi

Gaza – Press TV. Il regime israeliano ha utilizzato i droni come arma psicologica per instillare paura e intimidire i palestinesi nella Striscia di Gaza, aumentando la pressione sui residenti affinché accettino il piano statunitense-israeliano di sfollamento forzato, ha avvertito un’organizzazione per i diritti umani.

L’Osservatorio euromediterraneo dei diritti umani, con sede a Ginevra, in un video pubblicato sulla piattaforma X, ha documentato casi allarmanti di droni israeliani che trasmettono minacce registrate ai civili, avvertendoli di un potenziale ulteriore sfollamento e distruzione.

Un messaggio particolarmente agghiacciante trasmesso dai droni affermava minacciosamente: “Se non vi svegliate dal sonno, porteranno una seconda e terza Nakba su di voi” e poi si sentiva la sirena di un’ambulanza.

La Nakba o Catastrofe è stata la pulizia etnica di 800 mila palestinesi dalla loro terra, quando Israele ha creato il proprio Stato in Palestina nel 1948. Da allora, circa 530 città e villaggi palestinesi sono stati cancellati dalla mappa dal brutale regime israeliano.

Questo metodo di guerra psicologica da parte di Israele non è nuovo; segna una continuazione delle tattiche impiegate nei 16 mesi di guerra in cui il regime ha ucciso più di 48.200 palestinesi, soprattutto donne e bambini.

L’esercito israeliano utilizza droni quadcopter controllati elettronicamente a distanza per una serie di compiti, tra cui lo spionaggio e la sorveglianza, l’emissione di ordini di spostamento, lo spavento dei civili con rumori forti e, cosa più pericolosa, l’utilizzo come arma per uccidere e ferire i palestinesi.

La situazione è degenerata nell’aprile 2024 nel campo profughi di Nuseirat, dove i residenti hanno riferito che i droni riproducevano i suoni di bambini che piangevano e di donne che urlavano. Le testimonianze raccolte da Euro-Med hanno rivelato che queste registrazioni avevano lo scopo di attirare i residenti all’esterno, dove poi venivano presi di mira dai cecchini israeliani.

“È stato terrificante”, ha detto uno dei residenti del campo. “Pensavamo che qualcuno fosse in pericolo, ma era una trappola. Ho visto due persone di fronte a me ferite e non abbiamo potuto aiutarle a causa dei continui spari”.

Nell’ottobre 2024, prima di un incidente in cui le forze israeliane hanno fatto irruzione e bruciato l’ospedale Kamal Adwan, sono stati dispiegati dei droni per istruire le persone all’interno ad evacuare immediatamente. Il personale medico ha riferito che molti pazienti – soprattutto quelli in condizioni critiche, compresi i bambini in incubatrice – non potevano essere spostati senza rischiare la vita.

Inoltre, a novembre, il prof. Nizam Mamode, un chirurgo britannico in pensione che ha prestato servizio volontario presso l’ospedale Nasser di Gaza, ha testimoniato alla Commissione per lo Sviluppo Internazionale del Parlamento britannico le terribili esperienze dei bambini feriti.

Ha descritto casi in cui i droni seguono i bombardamenti e prendono di mira i civili che cercano di aiutare i feriti. I bambini ci dicevano: “Ero sdraiato a terra dopo che era caduta una bomba e questo quadcopter è sceso e mi ha sparato”, ha raccontato, visibilmente scosso.

Le tattiche impiegate dalle forze israeliane hanno attirato la condanna internazionale, soprattutto alla luce dei casi di genocidio in corso.

A novembre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex-ministro della Guerra Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Inoltre, il regime israeliano sta affrontando un caso di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia per le sue azioni a Gaza.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.