An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. “Nuove misure di repressione e punizione per detenuti e prigionieri palestinesi. Da oggi, essi non avranno più il diritto di studiare all'interno delle prigioni”.
Questo è quanto annunciato dal governo di Israele da dove si definiscono “privilegi” quelli concessi finora ai detenuti palestinesi.
Il premier israeliano Netanyahu ha precisato: “Pur prestando attenzione alla legge internazionale e ai trattati sottoscritti, all'attuale stato dei fatti, Israele può ritenersi esonerato da certe logiche”.
La società palestinese dei prigionieri intanto, ha riportato un aumento delle violazioni (fisiche e illegali) ai danni dei detenuti palestinesi nel mese in corso.
Per la leadership di Hamas: “la decisione del governo d'occupazione è una reazione alla propria incapacità di accedere a informazioni sul caporale rapito dalla resistenza palestinese nel 2006, Gilad Shalit”.
Il portavoce del Movimento di resistenza islamica, Hamas, Sami Abu Zuhri ha infatti affermato: “Le ultime misure punitive contro i prigionieri palestinesi sono una mossa per oscurare il fallimento israeliano nel raggiungere un accordo per lo scambio dei detenuti”.
E anche fonti della sicurezza israeliana hanno ammesso che “la notizia del nuovo divieto israeliano è un mezzo per esercitare pressioni su Hamas”.
Icrc: 'Hamas fornisca informazioni sullo stato di Shalit'. Palestinesi indignati