Israele vota a favore di occupare parti del Corridoio di Filadelfia

Gaza – Al-Mayadeen. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato nuove mappe che delineano le aree del Corridoio di Filadelfia che l’esercito israeliano intende occupare, ha dichiarato venerdì il giornalista israeliano Barak Ravid, citando un funzionario israeliano.

Questa è l’ultima mossa di Tel Aviv, che secondo i critici mira a sabotare potenziali negoziati per il cessate il fuoco e a consolidare l’occupazione di Gaza.

In un post su X, Ravid ha affermato che la decisione del gabinetto è stata presa dopo che i piani erano già stati eseguiti, descrivendola come “simbolica”, e aggiungendo che le mappe approvate sono state consegnate pochi giorni fa agli Stati Uniti, all’Egitto e al gruppo di resistenza palestinese Hamas.

La maggioranza degli otto ministri israeliani ha votato a favore delle nuove mappe, redatte dall’esercito, mentre il ministro della Difesa Yoav Gallant si è opposto alla decisione. Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, che si è sempre opposto a qualsiasi ritiro e sostiene la piena occupazione israeliana di Gaza, si è astenuto dal voto.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha difeso la decisione, affermando che l’operazione al-Aqsa Flood/Ciclone di al-Aqsa del 7 ottobre “è stata resa possibile dal fatto che il corridoio Filadelfia non era nelle mani di Israele”.

Il funzionario ha affermato che il primo ministro ha osservato che non si tornerà alla realtà precedente e che “questa volta Israele è determinato a mantenere questo confine nelle sue mani”, secondo quanto riportato da Axios.

Netanyahu prolunga la guerra.

Ciò fa seguito all’ultimo fallimentare giro di colloqui per il cessate-il fuoco tenutosi a Doha venerdì scorso, in cui Hamas ha respinto le modifiche e le aggiunte israeliane ai termini precedentemente concordati il 2 luglio, sostenuti dall’amministrazione Biden e dalla risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L’emittente egiziana Al-Qahera News ha riferito, all’inizio della settimana scorsa, citando una fonte di alto livello, che l’Egitto rifiuta qualsiasi presenza militare israeliana sia al valico di Rafah che al corridoio di Filadelfia lungo il confine palestinese-egiziano. L’emittente ha inoltre sottolineato che il Cairo ha comunicato la sua posizione a tutte le parti interessate.

Il Financial Times ha riportato martedì che Netanyahu ha insistito nelle ultime settimane per mantenere la presenza militare israeliana nel corridoio, nonostante la proposta di cessate il fuoco di Biden affermi che ci sarà un ritiro completo di Israele da Gaza nella seconda fase di attuazione.

Nel frattempo, Axios ha affermato che l’insistenza di Netanyahu nel mantenere le forze israeliane lungo il corridoio di Filadelfia “è diventata uno dei principali – e ultimi – punti di contesa sulla via di un accordo”.

L’alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato la scorsa settimana ad Al-Mayadeen che Hamas rifiuta fermamente che “Israele” continui a controllare i corridoi Filadelfia e Netzarim e il valico di Rafah nella Striscia di Gaza.

Ha sottolineato che la Resistenza palestinese chiede “misure pratiche riguardo a ciò che è stato precedentemente concordato, non ulteriori negoziati”.

A seguito degli ultimi colloqui di Doha, Hamas ha dichiarato di aver esortato i mediatori a presentare un piano per attuare la proposta in modo che i negoziati non diventino un circolo vizioso, riferendosi a come sia stato chiarito che Netanyahu sta temporeggiando e aggiungendo ostacoli per prolungare l’aggressione e guadagnare più tempo al potere.

“Dopo aver ascoltato i mediatori in merito a ciò che è emerso nell’ultimo giro di colloqui a Doha, ci è apparso chiaro ancora una volta che Netanyahu sta ancora ponendo ostacoli al raggiungimento di un accordo, ponendo nuove condizioni e richieste volte a vanificare gli sforzi dei mediatori e a prolungare la guerra”, ha dichiarato il movimento.