Israele vuole boicottare il Festival del Film in Francia

MEMO. Il governo israeliano boicotterà il Festival del Film a Parigi dopo la decisione dell’organizzatore di proiettare un film che, a quanto pare, “intacca la reputazione dell’esercito israeliano”.

Il ministro della Cultura, Miri Regev, sarebbe in missione per evitare che il film “Foxtrot” riceva grandi riconoscimenti. Il film israeliano ha una controversa scena in cui l’esercito israeliano cerca di nascondere la morte di un adolescenti palestinesi all’interno di un’auto.

Il film è incentrato attorno la vita di una famiglia: due genitori e loro figlia, tutti residenti a Tel Aviv, mentre il loro figlio maschio – che è un militare – è in servizio, lontano da casa. Il film ha vinto il Leone d’Argento al Film Festival di Venezia ed è stato selezionato come Miglior Film in Lingua Straniera agli Oscar.

Regev non ha soltanto denunciato il film per “diffamare l’IDF e i suoi valori”, ma ha anche fatto pressione sul ministero degli Esteri affinché ritiri il supporto al Film Festival israeliano di Parigi, più avanti nel corso di quest’anno.

Sembra che Regev fosse all’oscuro che Foxtrot era stato selezionato per aprire il Festival fino a quando si è recata in visita a Parigi recentemente e lì ha incontrato l’ambasciatore israeliano a Parigi, Aliza Ben-Nun, e la sua squadra per discutere un progetto che potesse promuovere i legami culturali tra Israele e Francia. Durante la conversazione, Haaretz ha affermato che Regev è venuta a conoscenza che Foxtrot sarebbe stato proiettato, cosa che la ministra ha giudicato “in contraddizione con quanto pattuito”.

Regev ha detto a Haaretz che Israele “non dovrebbe sostenere un festival che esibisce film che lo diffamano in tutto il mondo e che contiene falsi contenuti sui militari dell’IDF e sui suoi cittadini”. Regev ha incaricato il direttore generale del suo ministro di “chiarire al ministero degli Esteri, che concede fondi al festival, che è inconcepibile che esso conduca una politica indipendente da quella del governo”.

Regev ha lamentato, inoltre, il fatto che il film era stato utilizzato dalla campagna BDS di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, mettendo l’esercito israeliano in cattiva luce.

Il Festival del Film Israeliano a Parigi è gestito dall’Associazione Cinematografica francese “Kolnoah” (che in ebraico significa “cinema”). In aggiunta al contributo del ministero degli Esteri israeliano, esso riceve supporto anche dal Fondo Cinematografico israeliano, dal Consiglio Cinematografico israeliano e da alcune organizzazioni franco-ebraiche.

Traduzione per InfoPal di M.D.F.