Tel Aviv – Palestine Chronicle. Secondo quanto riportato dai media israeliani, Israele starebbe per ritirare ad Amnesty International il suo status di esenzione fiscale, in seguito al report in cui classifica Israele come uno stato d’Apartheid.
Martedì 1 febbraio, Amnesty International, gruppo internazionale per i diritti umani con sede a Londra, ha pubblicato un rapporto che definisce Israele come “stato d’Apartheid”. Il rapporto chiede che Israele sia ritenuto responsabile per le sue pratiche contro i palestinesi.
Secondo il giornale Israel Hayom, la Commissione Costituzione, legge e giustizia del parlamento israeliano sta cercando di prendere in considerazione delle regole che ritirerebbero lo status di esenzione fiscale delle operazioni di Amnesty in Israele.
Le misure sono state prese in considerazione domenica, quando il ministro della Giustizia israeliano Gideon Saar ha dato l’ok per volere del ministro delle Finanze israeliano, Avigdor Lieberman.
Israele sta anche cercando di limitare l’accesso di Amnesty alle piattaforme all’interno del paese, utilizzando una legge che prende di mira coloro che boicottano o hanno rilasciato dichiarazioni in cui esortano altri a boicottare Israele.
La classificazione di Israele come stato d’Apartheid da parte di Amnesty rispecchia conclusioni simili tratte dalle ONG israeliane B’Tselem e da Human Rights Watch, a gennaio e aprile del 2021, rispettivamente.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.