Israeliano condannato per omicidio di Aisha ritorna nella sua colonia

Territori palestinesi occupati – MEMO. Un colono israeliano che uccise con lanci di pietre una madre palestinese è stato autorizzato a tornare nella colonia dove vive, in Cisgiordania.

La quarantasettenne Aisha Al-Rabi, madre di otto figli, venne uccisa nel 2018 dopo essere stata colpita alla testa da una pietra scagliata dai coloni sul parabrezza dell’auto su cui viaggiava.

L’attacco da parte del 16enne israeliano, che non può essere nominato a causa di un ordine di censura imposto dalla corte, ha avuto luogo all’incrocio di Za’atara, a sud di Nablus, nella Cisgiordania occupata. Aisha e suo marito Yaqoub al-Rabi stavano guidando nei pressi di una colonia, quando l’attacco ha fatto sì che al-Rabi perdesse il controllo della propria auto.

Secondo l’accusa, il colono ha deliberatamente preso di mira l’auto dei palestinesi nell’ottobre 2018, in un aggressione anti-arabi “come parte di un atto terroristico”.

L’assassino “era in possesso di una pietra di quasi due chilogrammi, con l’intenzione di usarla per ferire i passeggeri arabi per motivi ideologici, di razzismo ed ostilità nei confronti degli arabi”, afferma l’accusa.

Nonostante il ragazzo sia stato accusato di omicidio colposo dopo essere stato arrestato nel dicembre 2018, è stato messo agli arresti domiciliari dopo soli quattro mesi.

Sebbene la legge israeliana consenta il carcere per i minorenni condannati per gravi crimini, la legge viene utilizzata in modo discriminatorio per imprigionare i bambini palestinesi, mentre quelli israeliani sono a piede libero, anche se rappresentano una minaccia per i palestinesi.

Inoltre, l’indagato sarà autorizzato a tornare nella colonia in Cisgiordania in cui vive, nonostante le obiezioni dei pubblici ministeri. Secondo Haaretz, i pubblici ministeri temono a causa del possibile legame tra il condannato e altri elementi estremisti.

All’inizio di quest’anno, l’omicidio di Aisha è stato riconosciuto come un attentato terroristico dalle autorità israeliane, ma lei non è stata riconosciuta vittima del terrorismo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.